Demian n° 1 - Il Ricordo e la Vendetta
Tav. 1
1\2\3\4 - Vignetta grande con titolo. Esterno giorno. Veduta panoramica di una piccola spiaggia incassata fra le rocce delle Calanques francesi. Il mare è leggermente mosso, con onde che creano una lunga risacca scintillante sulla spiaggia. E’ stata una bella giornata. Sullo sfondo, il sole sta tramontando in mezzo a una corona di piccole nuvole, e ci sono alcuni gabbiani in volo. La vignetta deve trasmettere serenità e pace, in contrasto con quanto accadrà fra poco. Da FC ci arriva una scia di note musicali, accompagnate dal testo di una canzone.
Titolo |
IL RICORDO E LA VENDETTA |
Dida |
“E’ successo un anno fa, in una piccola spiaggia ai margini delle Calanques. Non molto lontano dal porto di Marsiglia.” |
Canzone (eff. radio, da FC) |
La mer Qu’on voit danser le long des golfes clairs |
Note musicali. |
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5 - Particolare. Vediamo una radio-mangiacassette portatile abbandonata sul bagnasciuga. Un’onda più lunga delle altre bagna leggermente la radio, che però continua a suonare. Accanto alla radio c’è un telo da spiaggia, spiegazzato e pieno di sabbia. Dal telo parte una fila di impronte che vanno verso lo sfondo. Impronte di un uomo e di una donna, a piedi nudi. Anche questa immagine è piena di serenità. L’atmosfera viene rotta dal rumore di uno sparo, che arriva da FC.
Canzone (dalla radio) |
A des reflets d’argent La mer |
Note musicali. |
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Sparo |
BANG! |
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6 - Inquadratura dal basso, all’altezza della sabbia. Ora la radio è in PP, di quinta. Continua a suonare. Vicino al telo ci sono due paia di scarpe abbandonate. Un paio di scarpe bianche da tennis, femminili, e un paio di anfibi scuri. Sullo sfondo, due fidanzatini sui diciotto anni corrono verso un piccolo sentiero all’estremità della spiaggia. I due, giovani e spaventati, sono vestiti con jeans, felpe e magliette. Hanno i jeans arrotolati fino alle ginocchia, e scappano a piedi nudi. Il ragazzo trascina la ragazza, tirandola per un braccio. Lei ha la testa voltata verso la direzione del primo sparo (FC, sulla sinistra della vignetta) e gli occhi sbarrati. Grida, senza fermarsi. Altri spari, da FC, si sovrappongono alla canzone che esce dalla radio.
Canzone (dalla radio) |
Des reflets changeants Sous la pluie. |
Note musicali. |
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Ragazza |
AAAH! |
Ragazzo |
Non ti voltare! CORRI! |
Spari |
BANG! BANG! |
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Tav. 2
1 - Soggettiva di DEMIAN, il nostro protagonista. Vediamo un’altra onda allungarsi sulla spiaggia, con un leggero vortice di schiuma. Il sole basso brilla sempre all’orizzonte. Nell’aria, ancora note musicali.
Note musicali. |
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Dida |
“La mer, di Charles Trenet, nell’interpretazione del grande Jacques Brel. Un brano dolce, senza tempo, che sembrava intonarsi al mormorio delle onde.” |
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2 - Altra soggettiva di Demian. E’ come se lui abbassasse lo sguardo. Vediamo la sua mano destra artigliare la sabbia. Il dorso della mano e le dita sono piene di sangue. Anche la manica della camicia bianca, sbottonata, è macchiata di sangue.
Dida |
“Ti era sempre piaciuta quella canzone, fin da bambino. Che strano risentirla lì, in quel momento.” |
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Dida 2 |
“Mentre ti facevi beccare di brutto, alla schiena. Come un perfetto idiota.” |
3 - Sempre in soggettiva. Ora l’inquadratura si abbassa, come se Demian avesse il mento sulla sabbia e guardasse in avanti. La sua mano, sempre in PP, sembra sfocata, e la vignetta è più scura, come avvolta da un velo. Sembra di stare a metà di una dissolvenza in nero cinematografica. Demian sta perdendo i sensi. Sullo sfondo, oltre la mano, vediamo le gambe di un uomo che si sta avvicinando. E’ a cinque o sei metri da noi, e le sue gambe sono sfocate, come il resto della vignetta.
Dida
Dida 2 |
“Avevi la vista annebbiata. Sapevi che cosa ti aspettava, vero? Emorragia, perdita di coscien-za... No, non dovevi svenire.” “Non potevi permetterti di svenire.” |
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4 - PA di CHRISTOPHE, un po’ dal basso. Christophe è un assassino a pagamento, duro e deciso. Ha circa 45 anni, ed è alto e grosso, pelato, con le spalle molto larghe e il pizzetto nero. Porta degli occhiali scuri, stretti e avvolgenti, e indossa un completo a righe, con la cravatta allentata. Ha in mano una Smith&Wesson 357 Magnum a tamburo, con la canna molto lunga e fumante. Sotto la giacca si intravede una fondina ascellare. Lui viene verso di noi, puntandoci contro la pistola. Ci guarda con una espressione di trionfo.
Dida Christophe |
“Sarebbe stato troppo comodo.” DEMIAN! |
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5 - PP di Christophe, maligno. Nei suoi occhiali intravediamo, ancora piuttosto indefinita, la sagoma di Demian. Un uomo biondo, con la testa china in avanti e una camicia bianca piena di sangue, in ginocchio sulla sabbia.
Christophe |
Povero bastardo. Sei un uomo morto. |
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6 - Vediamo la pistola di Christophe in PP, puntata verso di noi. Sullo sfondo c’è ancora la radiolina, che continua a suonare.
Canzone (dalla radio) |
La mer, au ciel d’été confond Ses blancs moutons, avec les anges si purs La mer bergère d’azur Infinie. |
Note musicali. |
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Tav. 3
1\2 - Dal basso. Demian è di schiena, inginocchiato sulla sabbia, con il busto eretto e la testa china in avanti. Vediamo solo che è biondo, con i capelli lunghi raccolti in un codino. Indossa dei pantaloni bianchi e un paio di anfibi slacciati, e porta una camicia nera molto abbondante, aperta e tenuta fuori dai calzoni come una giacca. La camicia è piena di sangue. Sulla schiena di Demian, all’altezza delle reni e del polmone destro, ci sono tre fori di pallottola. Christophe si ferma a un paio di metri da lui, in secondo piano. Continua a tenerlo sotto mira, ghignando.
Dida |
“Avevano mandato il migliore sul mercato, il numero uno. Volevano essere sicuri.” |
Christophe |
Il famoso Demian... Dai, apri gli occhi. Voglio che mi guardi in faccia. Apri gli occhi, ho detto. O ti manca il coraggio? |
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3\4\5\6 - Vignetta grande. Vediamo per la prima volta Demian, a figura intera. E’ sempre in ginocchio, con le braccia lungo i fianchi, ma ora alza la testa. Guarda verso di noi, sporco e ferito, perdendo sangue dalla bocca e dal petto. I suoi occhi sono limpidi, privi di paura. Brillano tra i capelli lunghi che gli ricadono sul viso. Demian ha la barba di tre giorni, ed è disarmato. La camicia aperta lascia intravedere i muscoli definiti del torace, e i brutti fori di uscita dei proiettili. Sul pettorale sinistro si intravede una strana cicatrice a forma di spada, con la punta rivolta verso il basso, parzialmente nascosta dal sangue. Sembra impossibile che Demian sia ancora vivo. Lui però riesce a rivolgerci un sorriso amaro.
Demian |
Ti sto guardando, Christophe. |
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Tav. 4
1 - Ora Demian è di quinta, con la testa FC. Christophe rimane a un paio di metri da lui, continuando a tenerlo sotto mira. In PP vediamo la mano di Demian. Le dita sono infilate sulla sabbia.
Christophe (da FC) |
Sei messo davvero male, mon ami. Come ci si sente? Su, dimmelo. |
Dida |
“Doveva essere lì, sotto la sabbia. La tenevi sotto la cintura e ti era caduta senza che lui la vedesse.”
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2 - Controcampo. Demian continua a fissare Christophe, che qui è di spalle, senza abbassare lo sguardo.
Christophe |
Un giorno potrebbe capitare anche a me, perciò mi piacerebbe sapere cosa si prova. Per prepararmi, capisci? |
Demian |
Come mi hai trovato? |
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3 - Particolare. La mano di Demian continua a frugare nella sabbia, nascosta dietro la sua gamba ripiegata.
Dida |
“No, non l’aveva vista. Era lì, lo sapevi. Da qualche parte. Bastava cercare. E sperare in un po’ di fortuna.” |
Christophe |
Come ti ho trovato? Oh, è stato facile. |
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4 - Christophe - di profilo, in PP - sposta la pistola verso la sua destra. In secondo piano, davanti a un gruppo di rocce, c’è VIRGINIE, la compagna di Demian. Virginie è snella e bionda, bellissima, una specie di Martina Stella con i capelli lunghi fino al sedere e grandi occhi chiari. Indossa un abitino corto, bianco, non troppo aderente. Ha i piedi nudi, ed è molto spaventata.
Christophe |
Ho seguito la tua ragazza. |
Dida |
“Virginie. Maledizione!” |
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5\6 - Campo medio. Ora Demian e Christophe sono di profilo, con Virginie sullo sfondo, fra di loro. In PP rivediamo la radio, da cui escono altre note musicali.
Dida Demian |
“Perché non era scappata?” Lasciala andare, Christophe. Lei non c’entra. |
Christophe |
Temo che sia impossibile, mon ami. Sai come vanno queste cose. Mai lasciare testimoni. |
Note musicali. |
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Tav. 5
1 - PP di Christophe.
Christophe |
I due ragazzini non contano, non hanno visto niente. Ma lei... Mi dispiace, perché è davvero carina. |
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2 - Soggettiva di Christophe. La Magnum, di quinta, è puntata dritta alla testa di Demian, sempre a due metri di distanza. Demian ha le braccia distese lungo i fianchi, la mano destra nascosta dalle ginocchia.
Christophe (viso FC) |
Senti, ti farò un favore, visto che siamo tra amici. La terrò per ultima, così non assisterai allo spettacolo. |
Dida |
“Solo un po’ di fortuna...” |
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3 - Particolare. La mano di Demian emerge dalla sabbia, stringendo il calcio di una Beretta Combat (vedi documentazione). La canna della pistola è ancora nascosta sotto la sabbia.
Dida |
“Un po’ di stramaledetta... Fortuna...” |
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4 - Mezzobusto di Christophe. Lo vediamo un po’ dal basso, con la pistola puntata verso di noi.
Christophe |
Au revoir, Demian! |
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5 - Virginie scatta in avanti, urlando. Sembra essersi ripresa dallo shock.
Virginie |
No! |
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6 - Particolare. La Magnum spara verso di noi, a tutta vignetta.
Rumore |
BANG! |
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Tav. 6
1 - PPP di Demian, con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata.
Dida |
“Come ti sei sentito in quel momento? Come se tutto il mondo avesse cominciato ad andare al rallentatore? Dicono che vada così, a volte.” |
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2 - PA di Christophe. Lui sembra congelato, con il braccio teso in avanti e la pistola puntata verso di noi. Dalla canna della Magnum esce una nuvola di fumo. Il proiettile in corsa è sospeso a mezz’aria, a circa mezzo metro dalla pistola, diretto verso di noi.
Dida |
“Quando sta per accadere qualcosa di irreparabile.” |
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3 - Particolare della radio. Le note che escono dalle piccole casse sono ora più grandi, e distorte, come per rappresentare la musica di un disco che gira troppo lento.
Note musicali (distorte).
4 - Particolare. La mano di Demian libera la canna della Beretta dalla sabbia.
5 - Virginie si getta verso Demian. La vediamo sospesa a mezz’aria, in pieno volo. E’ in una posizione simile a quella di un portiere che si tuffa, con le mani rivolte verso di noi . Dietro di lei - non ancora coperto dal suo corpo - vediamo bene anche il viso di Demian, che è sempre in ginocchio, con la pistola che sfiora la sabbia e gli occhi sbarrati. Il proiettile di Christophe, -anch’esso a mezz’aria, in PP - prosegue la sua corsa verso la testa di Demian. E’ ancora a circa un metro di distanza.
Urlo di Virginie (distorto, a sbordare nella 6) |
NOOOOOOO! |
6 - Stessa inquadratura, un po’ più ravvicinata. Virginie copre ora con il suo corpo quello di Demian. Il proiettile è ora molto vicino al petto della ragazza. Lei ha gli occhi spalancati. I lunghi capelli biondi sparsi nell’aria. E’ bellissima.
Tav. 7
1 - PPP di Demian e Virginie. Lei, ancora “in volo” copre leggermente il viso di lui. Ha gli occhi aperti e la bocca socchiusa, mentre il proiettile la colpisce al cuore (FC). L’espressione di Virginie sembra distesa, serena. Non ha sentito alcun dolore.
Rumore (da FC) |
TUMP! |
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2 - Particolare del petto di Virginie. Vediamo il foro d’entrata del proiettile, poco sopra il seno sinistro. Qualche piccola goccia di sangue si stacca dalla ferita, fluttuando nell’aria.
3\4 - Virginie, già morta, cade addosso a Demian che la circonda con il braccio sinistro, mentre solleva la Beretta con la mano destra e la punta verso di noi. Dal petto di Virginie si allunga una piccola scia di goccioline scure.
Demian |
Virginie! |
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5\6 - Controcampo. Il peso del corpo di Virginie fa ricadere all’indietro Demian, che ora è per tre quarti di spalle. Lui - sempre in ginocchio, con il busto piegato all’indietro - fa partire una raffica di colpi dalla Beretta, puntata verso Christophe. L’effetto sonoro assomiglia appunto a quello di una raffica, perché la Beretta Combat - con il selettore di tiro in automatico - è in grado di sparare come una mitraglietta. I bossoli espulsi dalla pistola scintillano nell’aria. I proiettili trapassano il petto e le spalle di Christophe, che barcolla come un pupazzo scomposto e perde la pistola.
Demian Spari |
NOOOO! BLAMBLAMBLAMBLAM! |
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Tav. 8
1 - Christophe - in PA - barcolla all’indietro, crivellato di colpi. Ha una espressione strana, quasi stupita. Non vediamo i suoi occhi, ancora nascosti dagli occhiali avvolgenti.
Christophe |
Mon dieu... N-Non è possibile... |
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2 - Ravvicinata. Mezzobusto di Christophe, che abbassa lo sguardo e vede il suo petto pieno di fori fumanti.
Christophe |
Allora è... E’ così c-che... Ci si sente... |
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3 - Ora Christophe è per tre quarti di spalle, con la testa FC. Demian - sdraiato di schiena sulla sabbia, con il corpo di Virginie accasciato sopra il suo - spara ancora tre colpi con la Beretta, facendogli esplodere il cranio. Il corpo di Christophe viene piegato all’indietro dall’impatto dei colpi, e la testa finisce, appunto, FC. All’altezza della testa, a mezz’aria, rimangono i suoi occhiali avvolgenti. Una delle lenti sta è appena stata attraversata da un proiettile e sta andando in pezzi, in un vortice di schegge scintillanti. Tutto intorno galleggiano nell’aria schizzi di sangue e materia cerebrale.
Spari |
BLAMBLAMBLAM! |
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4 - Il corpo di Christophe crolla sulla sabbia, pesantemente, lasciando a mezz’aria una scia di gocce di sangue e frammenti di vetro degli occhiali. La sua testa è ridotta a un grumo sanguinolento.
Rumore |
STUTUMP! |
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5 - Ancora la radio, in PP, con le note distorte. Sullo sfondo vediamo Demian che si sta sollevando a sedere, con il corpo di Virginie sulle ginocchia. Christophe giace poco più in là, immobile.
Note musicali (distorte).
6 - Particolare. La mano di Demian lascia cadere la Beretta, che resta a mezz’aria. Dalla canna esce ancora un filo di fumo.
Tav. 9
1\2 - Un po’ dall’alto. Ora Demian è seduto sulla sabbia. Virginie giace tra le sue braccia, con la testa reclinata all’indietro. Il foro d’entrata del proiettile nel suo petto sembra assurdamente piccolo, in confronto alle ferite di Demian. Eppure lei è morta e lui è ancora vivo, con la testa china a guardarla, i capelli biondi sporchi di sangue che sfiorano la fronte di lei.
Dida |
“Dicono che vada così, a volte. Quando il dolore è tanto grande da impedirti di fare qualunque cosa, perfino di gridare.” |
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3\4 - Ancora i due. Ora li vediamo dal basso. Gli occhi di Demian sono pieni di lacrime. Lui è immobile, distrutto.
Dida
Dida 2 |
“Sei rimasto a guardarla. Non ti importava dei proiettili che avevi in corpo.” “Non ti importava del dolore, anche se ti stavi dissanguando lentamente.” |
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5 - Campo medio. Ora i due sono sullo sfondo, illuminati dal tramonto. In PP rivediamo la radio, bagnata da un’altra piccola onda.
Dida |
“Volevi solo restare con lei. Davanti al mare.” |
Dida 2 |
“Lì, con lei. Fino alla fine.” |
6 – Particolare. La radio.
Canzone (dalla radio) |
Et d’une chanson d’amour, la mer A bercé mon coeur. Pour la vie. |
Note musicali. |
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Tav 10
1\2 - Esterno giorno. Un treno TGV corre veloce verso di noi. Sullo sfondo vediamo le colline francesi. Il sole è alto.
Rizzo (pensa, dal treno) |
“Fino alla fine.” |
Rumore |
FIIIIIIIIIIII... |
3 - Ora siamo in uno scompartimento del TGV, in prima classe. Vediamo PIERRE RIZZO, uno scrittore sui 50 anni, seduto da solo in uno dei sedili, sul lato sinistro del vagone. Il personaggio di Rizzo è ispirato a Jean-Claude Izzo, un grande autore di noir marsigliese. Potrebbe avere la sua faccia, che allegherò in documentazione. Rizzo indossa una giacca di velluto a coste con sotto una camicia a quadri, senza cravatta, jeans e scarponcini. Porta gli occhiali. Sta digitando in un computer portatile che tiene aperto su un ripiano davanti al sedile. IMPORTANTE: Pierre è in realtà il padre di Virginie. Fra i due potrebbe esserci - dico “potrebbe”, perché graficamente la cosa non è facile - una somiglianza, di cui il lettore si renderà conto solo nelle ultime tavole.
Rizzo (pensa) |
E’ così che deve essere andata. |
4 - PP di Rizzo, pensieroso.
Rizzo (pensa) |
O forse mi sbaglio. Forse la mia è solo la visione romantica di un regolamento di conti tra fuori-legge, come l’hanno descritto i giornali locali. |
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5\6 - Rizzo riprende a digitare sulla tastiera del computer.
Rizzo (pensa) |
Chi eri, Demian? Chi eri, in realtà? |
Rumore |
Tic! Tic! Tic! Tic!
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Tav. 11
1 - Soggettiva di Pierre. Vediamo lo schermo del computer portatile, quasi a tutta vignetta. Sullo schermo c’è una videata simile alla prima pagina di un giornale. Ci sono due o tre foto con tre cadaveri su una gradinata, fra due vecchi palazzi. I corpi sono ripresi da varie angolazioni. Sopra le foto, un titolo a caratteri cubitali: “BANDA DI TRAFFICANTI D’ORGANI STERMINATA DA UN MISTERIOSO KILLER”.
Pierre (pensa da FC) |
Un assassino? |
2 - Altra schermata. Ora vediamo un corpo che galleggia sull’acqua del porto, vicino a un molo. Sopra l’immagine, un’altra scritta: “BOSS DELLA DROGA TROVATO CADAVERE NELLE ACQUE DEL PORTO”.
Pierre (pensa da FC) |
Un avventuriero? |
3 - Altra schermata. Stavolta si vedono degli uomini che corrono con delle pistole in mano lungo un vicolo. Uomini vestiti in modo elegante, con facce spaventate. Sullo sfondo, alle loro spalle, c’è una sagoma nera che punta una pistola verso di loro. E’ la sagoma di Demian, il cui viso in ombra non è riconoscibile. La foto sembra scattata dalla finestra di un appartamento. Sopra l’immagine c’è un titolo: “VIDEOAMATORE RIPRENDE SPARATORIA DA UNA FINESTRA.” Sotto il titolo, un’altra riga di testo più in piccolo: “TRA LE VITTIME, DUE NOTI ESPONENTI DELLA MALAVITA ORGANIZZATA”. Una seconda immagine mostra un ingrandimento della sagoma di Demian, ed è accompagnata da un altro titolo: “CHI E’ QUEST’UOMO?”
Pierre (pensa da FC) |
Un giustiziere, come quelli dei film? |
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4 - Pierre preme un altro tasto del computer, pensieroso. Lo vediamo a mezzobusto, un po’ dal basso.
Pierre (pensa, da FC) |
O forse qualcosa di diverso? |
Rumore |
Click! |
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5 - Sullo schermo ora c’è una finestra con il viso di una donna sui 40 anni, che chiameremo GERMAINE. Sotto la finestra, una scritta: “TESTIMONIANZA N. 1 - CORINNE C.”
Corinne (dallo schermo) |
...Nessuno aveva mai fatto qualcosa per me. Quell’uomo ha salvato il mio bambino. Mi ha fatto promettere che avrei badato a lui, e che l’avrei fatta finita con la droga. |
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6 - Ancora Germaine, a tutta vignetta. Il suo viso è un po’ sgranato, come in una ripresa digitale troppo ingrandita.
Corinne (dallo schermo) |
No, non mi ha detto il suo nome. |
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Tav. 12
1 - Ancora Pierre, davanti al computer.
Pierre (pensa) |
Ho registrato parecchie interviste dai notiziari francesi. E’ strano che le autorità non abbiano pensato a un collegamento fra tutti questi casi. |
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2 - Altra finestra sullo schermo, con la scritta: “TESTIMONIANZA N. 6 - GILBERT H.” Nella finestra c’è il volto di un uomo anziano, GILBERT, con i baffi e la pipa in bocca.
Gilbert (dallo schermo) |
Ma certo che l’ho visto. Un uomo biondo. E’ entrato nel mio bar e ha pestato quel rapinatore. |
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3 - Altra schermata. Altra finestra. Stavolta è una donna sui 60 anni, ESTELLE. La scritta dice: “TESTIMONIANZA N. 18 - ESTELLE M.”
ESTELLE (dallo schermo) |
No, nessuna violenza. Ha convinto mio nipote a tornare a scuola. Ha parlato con lui e Marcel è cambiato. Un miracolo, vi dico. Un vero miracolo! |
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4 - PP di Pierre.
Pierre (pensa) |
Agguati, sparatorie, buoni consigli, carità... Ti sei dato molto da fare, a Marsiglia. E poi... |
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5 - Soggettiva di Pierre, altra schermata. Ora vediamo Virginie, la ragazza uccisa a Tav. 8, nella solita finestra Windows. La scritta dice “TESTIMONIANZA N. 26 - VIRGINIE L.”
Pierre (pensa da FC) |
Poi hai incontrato lei! |
Virginie (dallo schermo)
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Si chiamava Demian. Sì. Mi ha liberato dalle mani di quel folle. Ha detto che era un uomo molto solo e infelice.
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6 - PP un po’ sgranato di Virginie, a tutto schermo. Ora abbassa gli occhi. Sta mentendo all’intervistatore.
Virginie (dallo schermo) |
Mi ha chiesto di non odiarlo per ciò che aveva fatto. L’odio non aiuta nessuno, ha detto... No, non l’ho più incontrato da allora. |
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Tav. 13
1 - Pierre richiude il computer, pensieroso.
Pierre (pensa) |
Virginie stava mentendo. Tu l’hai rivista, non è vero? |
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2 - FB. Virginie e Demian ora sono vicini a un muretto, in un punto panoramico della città. Si guardano, stagliati contro il panorama di Marsiglia.
Dida |
“Hai capito che non avresti più potuto fare a meno di lei.” |
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3\4 - FB. Panoramica. Demian e Virginie si baciano, con la città sullo sfondo.
5 - Di nuovo Pierre, sul treno. Guarda fuori dal finestrino.
Pierre (pensa) |
Quell’amore vi ha perduti, Demian. |
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6 - Esterno. Il TGV prosegue la sua corsa, entrando in una galleria.
Pierre (pensa, dal treno) |
Tutti e due. |
Rumore |
FIIIIIIIIIII... |
Tav. 14
1\2 - Panoramica, un po’ dall’alto. Il TGV è ora fermo alla stazione ferroviaria di Marsiglia (che è una stazione termini, come la Centrale di Milano). Sullo sfondo ci sono altri convogli e un cartello con la scritta “GARE ST-CHARLES, MARSEILLE”. Sui marciapiedi intorno ai treni c’è un viavai di passeggeri frettolosi, di tutte le razze. Francesi, africani, arabi e orientali vestiti nei modi più diversi. Un orologio a lancette, vicino ai binari, segna le 10 e 30 del mattino. Da un altoparlante ci arriva una voce che annuncia le partenze.
Voce (altoparlante) |
Treno diretto per Lione in partenza dal binario 15. Ripeto, treno diretto per Lione... |
3 - Pierre Rizzo scende dal treno, portando una grossa borsa di cuoio a tracolla. Nella mano destra tiene una valigetta con dentro il computer. Si guarda intorno, come se aspettasse qualcuno.
4 - Mezzobusto di Rizzo. Una voce da FC lo fa voltare verso di noi. La voce appartiene a TRISTAN, che sarà uno dei protagonisti della nostra storia.
Tristan (da FC) |
Pierre! Pierre Rizzo! |
Pierre |
!? |
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5 - Pierre ora è in secondo piano. Davanti a lui c’è una specie di gigante sul metro e novanta, che ha i capelli bianchi e indossa un soprabito scuro con il bavero sollevato. L’uomo - Tristan, appunto - è di spalle. Non lo vediamo ancora in viso.
Pierre |
Tristan, vecchio mio. Non sei cambiato. |
Tristan |
Nemmeno tu, Pierre. Ti trovo in forma. |
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6 - PP di Tristan, che ci sorride. Lo vediamo in viso per la prima volta. E’ alto e robusto, e assomiglia molto a Jean Gabin quando aveva sessant’anni. Vedi documentazione.
Tristan |
Bentornato a Marsiglia, mon ami. Mi sei man-cato! |
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Tav. 15
1 - Esterno. Tristan e Pierre escono dalla stazione, passando vicino a una fila di taxi.
Tristan |
Non pensavo che ti saresti più fatto vivo. Sei stato via per... Quanti anni sono? |
Pierre |
Quasi venti. |
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2 - Pierre e Tristan si fermano davanti a una vecchia Citroen DS nera (vedi documentazione), parcheggiata vicino alla stazione.
Pierre |
Ma certe cose non cambiano mai, vedo. Guidi ancora questa specie di transatlantico. |
Tristan |
DS 23 a iniezione del ‘75. Non ne fanno più di macchine così. |
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3 - Pierre sorride a Tristan, che apre lo sportello dalla parte del guidatore.
Pierre |
Per fortuna. |
Tristan |
Sali, e abbi un po’ di rispetto. Ti porto a fare un giro. |
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4 - Interno dell’auto. Ora Pierre è seduto accanto a Tristan, e sta posando il borsone sul sedile posteriore della Citroen.
Pierre |
Dove si va? |
Tristan |
Al porto vecchio. |
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5\6 - Campo medio. La Citroen si immette nel traffico caotico del centro. Attraverso i finestrini intravediamo le sagome di Pierre e di Tristan.
Tristan (dall’auto) |
E’ il posto giusto per il primo pastis della giornata. |
Rumore |
VROOOMMM! |
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Tav. 16
1 - Pierre e Tristan passeggiano lungo i moli del porto vecchio (vedi documentazione), venendo verso di noi. Un paio di turisti li incrociano, facendo fotografie alle barche e ai vecchi palazzi.
Tristan |
Hai viaggiato parecchio, in questi anni. Spagna, Stati Uniti, Italia... |
Pierre |
Noi siamo cresciuti insieme, Tristan. Marsiglia mi andava stretta, lo sai. |
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2 - Sempre i due, a mezzobusto.
Pierre |
Dopo aver pubblicato il primo libro ho deciso di partire. Non avevo mai lasciato questa città, fino ad allora. Era come se mi tenesse prigioniero. |
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3 - Tristan guarda Pierre negli occhi.
Tristan |
E la tua... Come si chiamava? |
Pierre |
Germaine. Non l’ho più vista. |
4 - Campo medio. Pierre abbassa gli occhi, con una espressione un po’ triste. Sullo sfondo vediamo le banchine affollate del porto.
Tristan Pierre |
E... No. Nemmeno lei. |
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5 - Sempre i due, di spalle. Continuano a camminare lungo il porto. Un gruppo di ragazzini corrono loro intorno.
Pierre |
Ma vuoi sentire una cosa buffa? Me la sono portata dietro, Marsiglia, in giro per il mondo. E’ in tutti i miei romanzi. L’ho sognata, rimpianta, raccontata... Non me ne sono mai liberato per davvero. |
Tristan |
Per questo sei tornato? |
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5 - Ora Tristan è di profilo. Si ferma di colpo, mentre Pierre lo guarda. Vediamo entrambi in PP.
Pierre |
Per questo... E per un altro motivo. Sto per morire, Tristan. |
Tav. 17
1 - Tristan guarda Pierre, accigliato.
Tristan |
Come? |
Pierre |
Un piccolo ospite sgradito nel mio stomaco, diagnosticato in ritardo. Maligno. |
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2 - I due si fermano vicino a una vecchia barca a vela ormeggiata in fondo al porto.
Tristan |
Sta’ a sentire, ci dev’essere una cura, i medici... |
Pierre |
I medici non possono fare niente. Ho sentito i pareri dei migliori specialisti, e alla fine ho preso una decisione. |
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3 - Pierre si gira a guardare il vecchio porto, sullo sfondo, mentre Tristan lo ascolta pensieroso.
Pierre |
Ho preferito ritornare qui, invece che marcire in una clinica Voglio scrivere un altro libro. L’ulti-mo. Ti ho chiamato per questo. |
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4 - Pierre si volta di nuovo verso Tristan. Li vediamo a mezzobusto.
Pierre |
Sto raccogliendo informazioni su un uomo, Tristan. Un tipo molto particolare. Voglio ispirarmi a lui per il protagonista del mio romanzo. |
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5 - Tristan distoglie lo sguardo da Pierre. Ora è di nuovo accigliato.
Tristan |
Mmm... E’ uno che ho conosciuto? |
Pierre |
Ne avrai sentito parlare. Ha avuto una vita piuttosto movimentata, ed è morto qui a Marsiglia. Esattamente un anno fa. |
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6 - PP di Pierre.
Pierre |
Conosco solo il suo nome. Demian! |
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Tav. 18
1 - Sempre i due, in PP. Tristan sembra accigliato.
Tristan |
Demian... |
Pierre |
Non dirmi che non lo hai mai sentito nominare. Se c’è uno che sa tutto di tutti, a Marsiglia, sei proprio tu. |
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2 - Tristan volta le spalle a Pierre, guardando verso il mare. Uno stormo di gabbiani attraversa il cielo sullo sfondo.
Tristan |
Chi ti ha parlato di lui? |
Pierre |
Sono uno scrittore. Ho le mie fonti. E quel Demian era maledettamente conosciuto, per lo meno in certi ambienti. |
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3 - PP di Pierre.
Pierre |
Ma voglio sapere di più. Chi era veramente quell’uomo? E perché è stato ucciso? |
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4 - Tristan si volta di nuovo a guardare Pierre.
Tristan |
Ci sono persone, a Marsiglia, che lo considerano una specie di leggenda metropolitana. Qualcuno dice che non sia mai esistito... |
Pierre |
Ma gli hanno sparato, no? Ci sono delle fotografie, articoli di giornali, rapporti della polizia... |
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5 - Tristan riprende a camminare verso di noi, allontanandosi dalla barca. Pierre lo segue.
Tristan |
Hanno trovato un paio di cadaveri su una spiaggia, tutto qui. Morti ammazzati. Uno dei corpi non è mai stato identificato. |
6 - Pierre raggiunge Tristan, che ora ha svoltato in un vicolo molto stretto, che si affaccia sul porto. Fra le case ai due lati del vicolo corrono delle curiose terrazze in legno, simili a ponteggi, su piani diversi (vedi documentazione). Da una terrazza e da un paio di finestre pendono dei panni stesi.
Tristan
Pierre |
Forse si trattava dell’uomo che cerchi, ma nessuno può dirlo con certezza. Questo significa… Che Demian potrebbe essere ancora vivo? |
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Tav. 19
1\2 - Campo medio. Tristan cammina verso un vecchio bar in fondo al vicolo. Sulla porta del bar ci sono un paio di sfaccendati dall’aria losca, vestiti come portuali. Pierre continua a seguire Tristan.
Tristan |
Io non l’ho detto, Pierre. Ma visto che ci tieni tanto a conoscere dei particolari, vieni con me. |
Pierre |
Dove andiamo? |
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3 - Tristan indica a Pierre l’entrata del bar.
Tristan |
Là dentro. Voglio presentarti una persona. |
Pierre |
In quella bettola? |
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4 - Pierre guarda l’ingresso del bar, indeciso. I portuali, sullo sfondo, lo fissano con espressioni malevole. Tristan sorride.
Pierre |
Non sembra un bel posto per i clienti occasionali... |
Tristan |
Volevi la tua storia, no? Quanto sei disposto a rischiare per ottenerla? |
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5 - Pierre passa davanti a Tristan, venendo verso di noi con decisione.
Pierre |
La domanda è un’altra, vecchio mio. Cosa ho da perdere? Su, fammi strada. |
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6 - Pierre ora è a due metri dall’ingresso del bar. Si ferma all’improvviso, mentre un uomo grande e grosso, con un giubbotto di pelle, vola fuori dalla porta spalancandola con il suo peso. I portuali si scansano per non essere investiti dal corpaccione in volo.
Rumore |
SBAMMM! |
Pierre |
!? |
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Tav. 20
1 - L’uomo con il giubbotto di pelle crolla svenuto ai piedi di Pierre. Tristan lo raggiunge, con un mezzo sorriso.
Rumore |
STUMP! |
Pierre |
Ma che diavolo... |
Tristan |
Abbiamo trovato il locale giusto. |
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2 - Interno del bar. Tristan apre la porta, seguito da Pierre. Guardano entrambi verso di noi.
Tristan |
Seguimi! |
3 - Sempre nel bar. Un altro uomo robusto, con una gran pancia, i capelli rasati e folti baffi a manubrio, si lancia verso di noi con i pugni stretti, pronto a colpire. L’uomo indossa dei pantaloni militari e una maglietta sudicia. E’ brutto e minaccioso.
Uomo |
Bastardo di uno spagnolo! Figlio di una gran... |
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4 - L’uomo con i baffi tira un pugno verso di noi. Un braccio destro muscoloso blocca il suo colpo parandolo dall’interno con il polso e un pugno sinistro lo colpisce sul muso. Il proprietario del braccio è FC. Indossa una camicia hawaiana a maniche corte, piena di disegni vivaci. Qui naturalmente vediamo solo la manica della camicia. Sul braccio dell’uomo, seminascosto dalla manica, c’è un tatuaggio che raffigura la rosa dei venti. Sotto il tatuaggio c’è un nome, scritto in corsivo. Il nome è LUNA. (Vedi documentazione).
Rumore |
STROCK! |
Gaston (da FC)
|
Non insultare la mia adorata mamma, cabròn! |
6 - L’uomo con i baffi si piega in avanti, portandosi le mani alla bocca. Davanti a lui c’è Gaston, sorridente, con i pugni chiusi. Lo vediamo in viso per la prima volta. Gaston assomiglia molto all’attore Tcheky Karyo. Ha circa 50 anni. Non è altissimo, ma è duro e robusto. Sullo sfondo c’è un terzo uomo. E’ magro e brutto, con pantaloni e un maglione a righe. Sta per colpire Gaston con una seggiola, che tiene sollevata per lo schienale. Gaston non sembra essersi accorto di lui.
Gaston |
Lei era francese, pace all’anima sua. E mi ha insegnato una cosa muy importante. |
Gaston (2) |
Se sei piccolo e mezzo spagnolo, per vivere a Marsiglia devi imparare a picchiare duro. Comprendes? |
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Tav. 21 |
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1, 2 e 3 nella 2° striscia.
1 - Pierre - in secondo piano - grida per avvertire Gaston, che si volta e vede l’uomo con la sedia.
Pierre |
Attento! |
2 - Gaston schiva la sedia, spostandosi di lato. L’uomo magro viene sbilanciato in avanti dalla forza del colpo.
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Rumore |
Sviiish! |
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3 - Gaston colpisce l’uomo magro al fianco con un calcio laterale da savate, facendolo volare all’indietro.
Gaston Rumore |
Tutti uguali, voi giovani! STUMP! |
Uomo magro |
AH! |
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4 - L’uomo magro finisce su un tavolo, sfondandolo con il suo peso. Gaston, sullo sfondo, sorride.
Gaston |
Uno parla, parla, e non lo state mai a sentire! |
Rumore |
SCRAAASH! |
|
|
5 - Campo medio. Vediamo bene il resto del bar, squallido e sporco. Il barista, un uomo grasso, assiste indifferente ala rissa da dietro il bancone, asciugando un bicchiere con uno straccio. Gaston si guarda intorno. L’uomo con i baffi è ancora piegato in avanti, con le mani sulla bocca. Perde sangue dalle labbra. L’uomo magro è svenuto sui resti del tavolo. Altri tre o quattro avventori, sullo sfondo, osservano la scena sorridendo e dandosi di gomito, come a un match di boxe.
Gaston |
Allora? Già finite le ostilità? |
|
|
6 - Gaston, a mezzobusto, si gira verso di noi sentendo un applauso da FC.
Tristan (da FC) Rumore |
Complimenti per lo spettacolo, Gaston. CLAP! CLAP! CLAP! |
Gaston |
? |
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|
7 - Ora Gaston è di quinta. Tristan e Pierre lo osservano dalla porta del bar, in secondo piano. Tristan applaude sorridendo.
Tristan |
Non sei proprio capace di stare lontano dai guai, eh? |
Rumore Gaston |
Clap! Clap! Clap! Tristan! Che cosa ci fa in questo postaccio un hombre serio come te? |
Tav. 22 |
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1\2 - Campo medio. Tristan presenta Pierre a Gaston. I due si stringono la mano. Sullo sfondo, un paio di avventori stanno aiutando l’uomo magro a tirarsi su.
Tristan |
Voglio presentarti il mio amico Pierre Rizzo. Pierre, lui è Gaston Velasco. Franco-spagnolo, pirata, contrabbandiere, donnaiolo incallito. Per citare solo i difetti più piccoli. |
Pierre |
Felice di conoscerti, Gaston. |
Gaston |
Grazie per l’avvertimento di prima, amigo. |
|
|
3 - I tre si avvicinano al bancone. Gaston tira fuori un rotolo di banconote dalla tasca dei pantaloni. Il rotolo è stretto da un fermaglio d’argento.
Tristan |
Pierre è uno scrittore. |
Gaston |
Sì, il nome non mi è nuovo. Devo aver letto qualcosa di tuo, anni fa. Pensavo che vivessi all’estero. |
|
|
4 - Gaston sfila qualche banconota dal rotolo, guardando il barista, mentre Tristan continua a parlare.
Pierre |
Sono tornato per scrivere un libro. |
Gaston |
Capisco... Questi sono per i danni al locale, Andrè. Offri da bere ai ragazzi, e metti tutto sul mio conto. |
Barista |
Certo, Gaston. |
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5 - Pierre guarda Gaston, sorridendo. Tristan ascolta in silenzio mentre il barista versa loro tre bicchieri di vino.
Pierre |
Qual era il motivo del diverbio di prima? |
Gaston |
Diverbio... Gran bella parola, amigo. Si vede che sei un cervellone. |
|
|
6 - Gaston prende un bicchiere e si volta verso l’uomo magro e il baffuto. I due stanno uscendo dal locale in secondo piano, piuttosto malridotti. Pierre osserva Gaston, interessato.
Gaston |
Quei balordi hanno insultato Andrè e il suo vino davanti a me. Non mi conoscevano, altrimenti sarebbero scappati subito. E io mi sarei perso tutto il divertimento! |
Tav. 23
1 - Sempre i tre, davanti al bancone. Gaston alza il bicchiere, imitato da Pierre e Tristan.
Gaston |
Lo sanno tutti che Andrè serve il miglior pastis del quartiere. Salute! |
2 - I tre portano i bicchieri alle labbra, contemporaneamente.
3, 4 e 5 nella 2° striscia.
3 - Gaston posa il bicchiere sul bancone, guardando Pierre.
Gaston |
Com’era? |
Pierre |
B-Buonissimo! |
|
|
4 - Gaston sorride, accendendosi una sigaretta con un accendino cromato, tipo Zippo. Lo fa abbassando gli occhi. Pierre, di quinta, continua a osservarlo.
Gaston |
Questo è parlare, Pierre. Ora perché non mi fai la domanda? |
Pierre (da FC) |
? |
5 - PP di Gaston, che emette una boccata di fumo.
Gaston (da FC) |
Tu vuoi chiedermi qualcosa. Sei qui per questo. Hai detto che intendi scrivere un libro. |
Pierre |
Sì, è vero. |
6 - Tristan interviene, ma Gaston lo ferma con un gesto.
Pierre |
Un libro dedicato a un uomo molto particolare, che forse hai conosciuto. E’ morto un anno fa. Parlo di... |
Gaston |
Ho capito. Meglio non fare nomi, in questo posto. |
|
|
7 - Gaston fissa Pierre, tirando un’altra boccata dalla sigaretta.
Gaston |
Se non fossi venuto con Tristan il discorso finirebbe qui, lo sai questo? |
Pierre |
Me ne rendo conto. Lui... Lui era un tuo amico, vero? |
|
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Tav. 24
1 - PP di Gaston, pensieroso. Sembra improvvisamente triste.
Gaston |
Un amico, sì. Un grande amico. Un compadre! |
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|
2 - Gaston si stacca dal bancone, venendo verso di noi. Con la mano destra fa cenno a Pierre e a Tristan di seguirlo.
Gaston |
Venite con me. Vi porto a fare un giro. |
3 - Esterno giorno. Panoramica, un po’ dall’alto. I tre camminano lungo le banchine del porto. Tutto intorno vediamo un viavai di portuali, arabi e turisti. Il cielo è pieno di gabbiani.
4 - Gaston si ferma in fondo a una banchina piena di barche di pescatori. In fondo alla banchina è ormeggiato un vecchio motoscafo Riva, dalla chiglia in legno. Sulla poppa del motoscafo vediamo una targa di bronzo, con la scritta REQUIN.
Gaston |
Ecco. E’ qui che l’ho conosciuto. |
|
|
5/6 - Altro PP di Gaston, di quinta sulla sinistra, rivolto verso di noi. Dietro di lui ora è giorno, e la scena è cambiata. Lo sfondo rappresenta il suo ricordo. Siamo in mare, al largo di Marsiglia. Il “Requin” naviga a tutta velocità verso di noi, passando vicino all’isola d’If (di cui vediamo bene il faro e il castello v. documentazione). Sul motoscafo c’è Gaston, in piedi davanti al timone. Appoggiata contro il petto di Gaston c’è una ragazzina di circa tredici anni. La ragazzina ha la pelle scura e i capelli lunghi. E’ MARIE VELASCO, la figlia di Gaston. Da grande avrà i capelli corti e assomiglierà molto a Halle Berry. Marie ha le mani sul timone del motoscafo e sembra divertirsi molto. E’ già alta, per la sua età, tutta occhi e sorriso.
Gaston (in PP) |
Ricordo tutto come fosse ieri. |
Gaston (sul motoscafo) |
Allora, ti piace navigare, Marie? |
Marie |
E’ bellissimo, papà! |
Rumore |
VROOOOOOAAAMMM! |
Tav. 25
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1 - Ravvicinata, un po’ dal basso. Mezzobusto di Marie, sorridente ed eccitata. Stringe forte il motore del Riva, che sfila sotto le scogliere dell’isola d’If. Dietro di lei, Gaston appare insolitamente bonario, paterno. Tiene le mani vicine a quelle di sua figlia, pronto a correggere la rotta. Il cielo sopra di loro è pieno di gabbiani.
Dida
|
“Marie è mia figlia. Aveva tredici anni, allora. Sua madre si chiamava Luna. La più bella danzatrice di Algeri. Era morta nel darla alla luce.”
|
2 - Il “Requin” sta rientrando in porto. Ora naviga più lentamente, manovrando fra le altre barche. Sullo sfondo vediamo di scorcio il porto vecchio, le chiese e le torri di Marsiglia dal mare. Uno spettacolo affascinante (vedi documentazione).
Dida |
“Marie assomigliava molto a Luna. Ho sempre tenuto a lei più che a ogni altra cosa al mondo.” |
3 - PA di Gaston e Marie. Lui le sorride, manovrando fra le altre barche per raggiungere l’ormeggio.
Gaston |
Ti sei divertita, piccolina? |
Marie |
Tantissimo, papà! |
|
|
4 - Ravvicinata. Marie guarda Gaston, con aria un po’ triste.
Marie |
Mi piacerebbe venire con te più spesso. In collegio mi annoio da morire. |
Gaston |
Devi studiare, Marie. Tua madre ci teneva molto, lo sai. |
|
|
5 - Il “Requin” è ora fermo accanto a un molo. Gaston lancia sulla banchina una cima per l’ormeggio, mentre Marie lo guarda.
Gaston |
Mi ha fatto promettere che ti avrei mandato a scuola nei migliori istituti. Tu non vorresti deludere la mamma, vero? |
Marie |
|
|
|
6 - Gaston ora è sulla banchina. Sta assicurando la cima a un anello di ferro del molo. Marie è in piedi accanto a lui. Una voce da FC li fa voltare verso di noi.
Marie
Mathias (da FC) |
No, però... Però quel posto è una vero mortorio, ecco! Gaston Velasco! |
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Tav. 26
1 - Soggettiva di Gaston. Vediamo MATHIAS e MOMO, due uomini vestiti di nero, con gli occhiali da sole. Momo è grosso, pelato, con il pizzetto. Mathias ha i baffi e i capelli lunghi. Ci sorridono entrambi, maligni e pericolosi.
Mathias |
Hai davvero una bella bambina, mon ami. Non sapevo che fosse così scura, però. |
Momo |
Al nostro amico Gaston piacciono le bellezze esotiche, lo sai. |
|
|
2 - Gaston si avvicina ai due, mettendosi davanti a Marie.
Gaston |
Che cosa volete? Io non vi conosco. |
Mathias |
Oh, è vero. Ci siamo dimenticati di fare le presentazioni. Io sono Mathias, e lui è Momo. |
|
|
3 - Mathias indica a Gaston un punto FC, nella nostra direzione. Gaston si volta verso di noi, preoccupato.
Mathias |
Quello laggiù invece è Clemént. |
Gaston |
? |
|
|
4 - Ora Gaston è di quinta. Tiene Marie stretta contro di sé. Sullo sfondo, in piedi su una barca, vediamo un uomo con una mitraglietta Uzi. E’ a meno di dieci metri da Gaston, e gli punta contro la sua arma.
Mathias (da FC) |
Ci hanno detto che sei un tipo svelto. Ma Clemént è un vero artista con la sua Uzi. |
|
|
5 - Mezzobusto di Mathias, sorridente.
Mathias |
Non vorrai rischiare che una raffica faccia la bua alla ragazzina, vero? |
|
|
6 - Gaston guarda Mathias, duro, senza lasciare Marie. Vediamo tutti in PA.
Gaston |
Te lo chiedo per la seconda volta, hombre. Che cosa volete da me? |
Mathias |
Non è un fatto personale, Gaston. C’è un piccolo conto da saldare, capisci? |
|
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Tav. 27
1 - Ancora Gaston e Mathias, uno di fronte all’altro.
Gaston |
Io non ho debiti con nessuno! |
Mathias |
E’ proprio questo il motivo. Tu sei un indipendente. E un po’ troppo in gamba, a dire il vero. |
|
|
2 - Mathias allarga le braccia, sorridendo.
Mathias |
Certi uomini d’affari non gradiscono che qualcu-no faccia loro concorrenza. Per questo ci hanno mandato qui a discuterne con te. |
|
|
3\4 - Campo medio. Mathias e Momo si avvicinano a Gaston. Il molo, tutto intorno, è deserto. Il sole è quasi tramontato.
Mathias |
E’ solo una faccenda di lavoro, Gaston. Faremo la nostra commissione e poi ce ne andremo. Ma se non mantieni il giusto atteggiamento sarà tutto più difficile, mi sono spiegato? |
Gaston |
Sì. Ti sei spiegato. |
|
|
5 - Gaston allontana Marie, cercando di assumere un’espressione rassicurante.
Gaston |
Sali sulla barca, piccolina. Non ci vorrà molto. |
Marie |
Ma, papà... |
|
|
6 - Gaston solleva Marie per le ascelle, spingendola verso il “Requin”. Mathias e Momo lo guardano in silenzio.
Gaston |
Sali sulla barca, ho detto! |
Marie |
! |
|
|
Tav. 28
1 - Le mani di Gaston lasciano andare Marie. Lei atterra in piedi sul “Requin”, sconcertata.
2 - Marie si volta verso Gaston. Lui, dalla banchina del molo, punta un indice verso la figlia, mentre Mathias e Momo lo circondano.
Gaston |
Non guardare. Chiudi gli occhi, Marie. |
|
|
3 - Marie si porta le mani davanti agli occhi, senza parlare. La vediamo un po’ dall’alto.
4 - Mathias è ora alle spalle di Gaston, che è rivolto verso di noi. Lo guarda con un ghigno.
Mathias |
Fai bene a collaborare, Gaston. Nessuno si farà troppo male, vedrai. |
Gaston |
Fate quello che dovete fare, ma non avvicinatevi a mia figlia. |
|
|
5 - Mathias, di profilo, colpisce Gaston con un pugno alle reni, facendolo piegare all’indietro.
Mathias |
Temo che non sia tu a dettare le regole, mon ami! |
Rumore |
TUMP! |
Gaston |
AH! |
|
|
6 - Marie, in PP, apre le dita che ha posato sugli occhi. Ci guarda attraverso di esse, con aria spaurita.
Marie |
P-Papà... |
|
|
Tav. 29
1 - Clemént, sulla barca, guarda annoiato verso il molo, tenendo la canna dell’Uzi verso l’alto, appoggiata contro la spalla.. Ora Gaston è a terra. Momo e Mathias, in secondo piano lo stanno prendendo a calci.
Clemént |
Non metteteci troppo. E’ quasi ora di cena, e Margot si arrabbia se arrivo tardi a casa. |
Rumori |
TUMP! SBAM! CRACK! |
|
|
2 - Due mani afferrano Clemént da dietro, bloccandogli la mano che tiene l’Uzi e tappandogli la bocca. Lui sbarra gli occhi, sorpreso.
Clemént |
Sapete com’è fatta. Lei... Mmmgh! |
|
|
3 - Sul molo, il pestaggio continua. Marie, dal motoscafo, guarda la scena con gli occhi pieni di lacrime.
Marie |
Papa! Fermatevi, per favore! |
|
|
4 - Gaston si alza in ginocchio e volta la testa verso Marie (che qui è FC). Ha il viso gonfio, e perde sangue dal naso e dalla bocca, ma si sforza di sorridere.
Gaston |
T-Ti ho detto di non guardare, Marie... |
|
|
5, 6 e 7 nella 3° striscia.
5 - Momo colpisce Gaston con un calcio allo stomaco, facendolo piegare in avanti.
Gaston |
Non guar... Unnghf! |
Rumore |
STUMP! |
6 - Mathias ferma Momo, che sta continuando a prendere a calci Gaston. Mathias e Momo sono sudati, e hanno espressioni crudeli.
Mathias |
Basta così, Momo. |
|
|
7 - Mathias, a mezzobusto, tira fuori dalla tasca interna della giacca un rasoio da barbiere. La lama luccica, mentre la apre.
Mathias |
Ora passiamo alle cose serie! |
|
|
Tav. 30
1 - Un po’ dall’alto. Mathias è di quinta. Gaston si solleva in ginocchio. Ha la faccia devastata dai colpi, e la camicia macchiata di sangue. Guarda il rasoio di Mathias senza mostrare paura.
Gaston |
Non... Non era solo un avvertimento, vero? |
Mathias |
Io non l’ho mai detto, Gaston. E poi non sarebbe logico, se ci pensi. |
|
|
2 - Controcampo. Mathias sorride a Gaston, che ora è di spalle.
Mathias |
Tu sei uno vendicativo. Potresti piantare delle grane e i miei capi non vogliono correre rischi. Dobbiamo togliere te e la tua barca dal mercato. Definitivamente. |
|
|
3 - PP di Mathias.
Mathias |
E dopo… Beh, dopo penseremo alla ragazzina! |
|
|
4 - Mathias, Momo e Gaston si voltano verso di noi, sentendo la voce di Demian da FC.
Demian (da FC) |
Temo che dovrai rivedere i tuoi programmi, uomo. |
Mathias |
? |
5\6 - PA di Demian, in piedi sul “Requin”. E’ un po’ più giovane che nelle prime vignette. Ha circa 25 anni. Porta sempre i capelli biondi raccolti in un codino, indossa abiti scuri e tiene in braccio Marie, sostenendola con una mano sola. L’altra mano è bassa, nascosta dietro il fianco di Demian. Marie, terrorizzata, abbraccia Demian, stringendo le braccia intorno al suo collo.
Demian |
Nessuno di voi le farà del male! |
|
|
Tav. 31
1 - Mathias, a mezzobusto, si volta verso la barca di Clemént, che qui è FC.
Mathias |
E tu chi diavolo saresti, biondo? Clemént, spazzami via questo idiota! |
|
|
2 - Ora Mathias è in secondo piano. In PP vediamo Clemént, riverso in fondo alla barca, svenuto e sanguinante. Mathias e Momo lo guardano sgomenti, mentre Gaston si rialza.
Mathias |
Clemént? |
|
|
3 - La mano di Gaston afferra il polso destro di Mathias, che si volta verso il contrabbandiere.
Gaston (viso FC) |
Te lo avevo detto, Mathias! |
Mathias |
Cosa?... |
|
|
4 - Gaston torce il braccio di lato di Mathias, facendogli cadere il rasoio. Il viso insanguinato di Gaston è una maschera di furore freddo.
Gaston |
Non dovevi coinvolgere la mia bambina! |
Mathias |
AH! |
|
|
5 - PP di Mathias che urla, mentre le mani di Gaston (FC) gli spezzano il braccio.
Rumore |
CRACK! |
Mathias |
YYAAARRRGH! |
|
|
6 - Momo tira fuori una pistola dalla giacca, mentre Gaston lascia andare Mathias e si volta verso di lui. Mathias cade in avanti come un sacco di stracci.
Momo |
Maledetto bastardo! |
|
|
Tav. 32
1 - Una raffica fa saltare la pistola di Momo, riducendola in pezzi. Un proiettile gli attraversa il palmo della mano.
Rumore |
RATATAT! |
Momo |
AH! |
|
|
2 - Ancora Demian, a mezzobusto, con Marie in braccio e la Uzi di Clemént, fumante, nella destra.
Demian |
Ad armi pari, uomo! |
|
|
3\4 - Momo si volta a guardare Gaston, che avanza verso di lui. Gaston è coperto di sangue ma freddo, terrificante. Mathias, in secondo piano, si contorce per terra con il braccio rotto. Momo, anche se è più grosso di Gaston, sembra esitare.
Gaston |
Sì, amigo. Vieni, ti sto aspettando! Voi hijos de puta pensate che la violenza sia solo un gioco, non è così? |
Momo |
Io... |
5 - PP di Gaston, pesto e furioso.
Gaston |
Vi divertite a fare battute idiote mentre rompete le ossa alla gente, perfino mentre ammazzate qualche poveraccio. Beh, ti dirò una cosa, cabròn! |
|
|
6 - Gaston colpisce Momo con un calcio nello stomaco, facendolo volare all’indietro.
Gaston |
La violenza non è un gioco! |
Rumore |
STUMP! |
Momo |
UNGHFF! |
|
|
Tav. 33
1, 2 e 3 nella 1° striscia.
1 - Dal basso. Ora Momo è a terra, rivolto verso di noi, sudato e dolorante. Striscia sul molo e allunga la mano sinistra verso la pistola, cercando di afferrarla. Gaston, in secondo piano, continua a camminare, incombendo su di lui.
Gaston |
Bisogna avere rispetto per il dolore, anche quando siamo noi ad infliggerlo. |
|
|
2 - Particolare. Lo scarpone destro di Gaston schiaccia la mano di Momo un attimo prima che questa afferri la pistola.
Rumore |
CRACK! |
Momo |
AAAH! |
3 - Gaston ora ha un ginocchio a terra e colpisce Momo con un destro dall’alto verso il basso, mandandolo K.O.
Gaston Rumore |
E perfino se la cosa ci procura piacere! TROCK! |
|
|
4 - La mano di Gaston, in PP, raccoglie la pistola di Momo. Mathias, in secondo piano, è ancora a terra. Rivolge a Gaston (che ha il viso FC) uno sguardo terrorizzato.
Mathias |
Oh, no... Ti prego... |
Gaston (viso FC) |
Non pregare me, maldito.
|
5 - Gaston torreggia su Mathias, puntandogli contro la pistola di Momo.
Gaston |
Prega il tuo dio, se ne hai uno. |
6 - La voce di Demian ferma Gaston, che ha ancora lo sguardo rivolto verso Mathias e carico di furore omicida.
Demian (da FC) |
Non farlo! |
Gaston |
? |
|
|
7 - PA di Demian, che ha sempre Marie stretta contro di sé, terrorizzata.
Demian |
Non uccidere quegli uomini. |
|
|
Tav. 34
1 - Ora Demian è di quinta. Gaston si volta a guardarlo, con la pistola sempre puntata su Mathias. Mathias ha il viso rivolto verso terra, è sudato e terrorizzato.
Gaston |
Tu eres loco, amigo? Sei matto? Se non li faccio fuori ora, potrei trovarmeli davanti domani. Lo sai, questo? |
Demian |
Oh, lo so bene. |
|
|
2 - PP di Marie, in braccio a Demian. Lui ha il viso parzialmente FC. Vediamo bene solo la bocca, che continua a parlare. Marie invece è muta, con gli occhi pieni di paura e angoscia.
Demian |
E so anche che tua figlia ti sta guardando. |
|
|
3, 4 e 5 nella 2° striscia.
3 - Mezzobusto di Gaston. Il suo volto sembra rilassarsi. Sta riflettendo.
Gaston |
Mmm... |
|
|
4 - Campo medio. Gaston abbassa la pistola, guardando Demian e Marie.
Gaston |
E va bene, biondo. Hai vinto tu. |
|
|
5 - Il piede destro di Gaston colpisce Mathias alla testa, rompendogli i denti.
Rumore |
THUD! |
Mathias |
Ah! |
|
|
6 - Dal basso. Gaston guarda il corpo svenuto di Mathias, gettando via la pistola.
Gaston |
Fatti un buon sonno, cabròn! Oggi è il tuo giorno fortunato. |
|
|
7 - Particolare. La pistola affonda nell’acqua sotto il molo, con un piccolo spruzzo.
Rumore |
Splash! |
Tav. 35
|
|
1 - Demian solleva Marie, facendole posare i piedi sul molo. Gaston va loro incontro.
Gaston |
Marie! |
|
|
2 - Gaston allunga le braccia verso Marie, per abbracciarla, mentre anche Demian salta sul molo dal “Requin”. Marie però non ricambia lo slancio del padre. Sembra ancora confusa, spaventata.
Gaston |
Piccolina! Stai bene? Vieni qui... |
|
|
3 - Ora Gaston è di quinta. Marie lo guarda con le lacrime agli occhi, facendo un passo indietro per sottrarsi all’abbraccio. Gaston si ferma, stupito.
Marie |
No. Non voglio! |
Gaston |
? |
4 - Gaston, confuso, allunga un braccio verso Marie. Lei corre via, in lacrime.
Gaston |
Tesoro... Io... |
Marie |
Tu sei cattivo, papà. Sei cattivo come loro! |
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5 - Demian si avvicina a Gaston, che ora è carico di angoscia.
Gaston |
Marie... |
Demian |
Sta’ tranquillo. Le passerà. |
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6 - Gaston posa una mano sulla spalla di Demian.
Gaston |
Lo spero proprio. Devo ringraziarti, amigo. Mi hai salvato la vita. |
Demian |
Non ringraziarmi. Non l’ho fatto solo per te. |
Tav. 36
1 - Di nuovo nel presente. Gaston si volta verso Tristan e Pierre Rizzo, guardandoli. Vediamo i tre in PA.
Gaston |
“Ora vai, raggiungi tua figlia”, mi disse. Feci una bella corsa e ritrovai Marie vicino al molo. |
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2 - Sempre i tre, a mezzobusto. Pierre e Tristan ascoltano in silenzio le parole di Gaston.
Gaston |
Si era fermata ad aspettarmi, sapete? Aveva avuto paura di me, ma mi voleva bene. Il suo amore l’aveva aiutata a vincere la paura. |
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3 - Gaston riprende a camminare, venendo verso di noi lungo il molo. Tristan e Pierre lo seguono.
Gaston |
Quel giorno ho capito due cose, amigos. Ho capito che Marie era la cosa più importante che la vita mi avesse dato. Sarei morto senza di lei. |
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4 - PP di Gaston.
Gaston |
E ho capito che il biondo sarebbe diventato il mio migliore amico! |
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5 - Gaston si volta verso Pierre. Li vediamo a mezzobusto.
Pierre |
E gli altri tre? Quelli che ti hanno aggredito... Che fine hanno fatto? |
Gaston |
Oh, quelli... |
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6 - Campo medio. Gaston, Pierre e Tristan sono di spalle. Si allontanano lungo il molo, diretti verso il porto.
Dida |
“Hanno avuto un brutto incidente, qualche tempo dopo, insieme ai tizi che li avevano mandati a cercarmi. Nessuno li rimpiangerà.” |
Tav. 37
1 - Esterno sera. Un po’ più tardi. La Citroen di Tristan procede lungo un sentiero sterrato fra le rocce delle Calanques, con i fari accesi. A bordo ci sono Pierre, Gaston e lo stesso Tristan, che è alla guida.
Pierre (dall’auto) |
E ora dove ci porti, Tristan? |
Tristan (dall’auto) |
A mangiare qualcosa. |
Rumore |
VROOOM!
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2 - Interno dell’auto. Tristan è al volante, con Pierre accanto a lui e Gaston seduto dietro.
Tristan |
La passeggiata mi ha messo appetito. |
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3\4 - Ora la Citroen è di quinta. Si avvicina a uno spiazzo fra le rocce, vicino a una scogliera. Nello spiazzo c’è un edificio basso, addossato a un vecchio faro in rovina. Il faro è quasi intatto, e l’edificio, a due piani, dispone di una piccola terrazza affacciata sul mare, e illuminata da file di piccole lampadine. Su un’insegna vicino all’ingresso c’è scritto “GARDIEN DE PHARE” (si può dire in tutte e due i modi: GARDIEN DE PHARE – lo preferisco, è anche il titolo di una vecchia canzone di Georges Pierre Moreau, cantata da Claude Nougaro - o GARDIEN DU PHARE). Sulla terrazza ci sono alcuni tavoli deserti. Si tratta di una piccola locanda, frequentata dagli escursionisti.
Tristan (dall’auto) |
Scommetto che questo posto ti piacerà, Pierre. Non troverai una zuppa di pesce migliore in tutta la Provenza. |
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5 - Ora la Citroen è ferma vicino alla locanda, con il muso rivolto verso di noi. Tristan, Pierre e Gaston stanno scendendo dall’auto. Tristan guarda verso la locanda.
Tristan |
Edmond! Viviane! C’è qualcuno? |
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6 - Una doppietta da caccia, di quinta, viene puntata verso la Citroen. I tre si voltano in direzione del fucile. L’uomo che regge la doppietta, EDMOND COLBERT, è ancora FC.
Edmond (da FC) |
Ti sembra un’ora da cristiani per piombare qui, Tristan? |
Tav. 38
1 - Mezzobusto di Tristan, che sorride.
Tristan |
Abbassa quel cannone, mon ami. Ci siamo fatti riconoscere, no? |
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2 - PA di EDMOND COLBERT, un uomo grande e grosso che potrebbe assomigliare a Philippe Noiret. Edmond indossa vecchi pantaloni di tela e un maglione da marinaio. Abbassa il fucile, senza sorridere.
Edmond |
Certo, ti ho riconosciuto. Ma non ho detto che mi faccia piacere vederti. |
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3 - Gaston si avvicina a Edmond, sorridendo. Tristan e Pierre rimangono in secondo piano.
Gaston |
E dai, Edmond. Siamo tutti amici, qui. E abbiamo una fame da lupi! |
Edmond |
Mmm... Vado a chiamare Viviane. Vedrò cos’è rimasto in dispensa. |
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4 - Edmond si volta verso la locanda, rivolgendo un’occhiataccia a Tristan. Gaston e Pierre lo seguono.
Edmond |
Prendetevi un tavolo e cercate di non fare troppo chiasso. C’era un bel silenzio quaggiù, fino a poco fa! |
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5 - Campo medio. Pierre si rivolge a Tristan, stupito, mentre Edmond e Gaston li precedono verso la locanda.
Pierre |
Non mi sembrano molto ospitali, in questo locale. |
Tristan |
Edmond è fatto così, ma è un brav’uomo. E Viviane è una cuoca eccezionale, vedrai. |
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6 - PP di Tristan, con Pierre sullo sfondo.
Tristan |
Quando eravamo più giovani l’abbiamo corteggiata tutti e due. Lei ha fatto la sua scelta, ma Edmond teme ancora che possa cambiare idea! |
Tav. 39
1 - Ora ci troviamo sulla terrazza del locale. Vediamo VIVIANE COLBERT, la moglie di Edmond, venire verso di noi con una zuppiera fumante. Viviane indossa abiti scuri e porta un grembiule. Ha circa 55 anni, ma è ancora una bella donna. Assomiglia a Simone Signoret.
Dida Viviane |
Poco dopo... Ecco la zuppa! |
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2 - Viviane posa la zuppiera su un tavolo, intorno al quale sono seduti Pierre, Gaston e Tristan. Il tavolo è apparecchiato, e Tristan sta versando a Pierre un bicchiere di vino bianco.
Viviane |
Sbrigatevi a versarla, finché è calda. |
Gaston |
Grazie, Viviane. |
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3 - Viviane guarda Pierre, un po’ sospettosa, mentre Gaston si riempie il piatto di zuppa con un mestolo.
Viviane |
E così, voi siete uno scrittore, Pierre. |
Gaston (da FC) |
Oh, ed è bravo, anche. |
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4 – PP di Gaston.
Gaston
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Sono perfino riuscito a finire uno dei suoi libri, e tu sai che mi succede di rado!
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5 - Viviane si volta verso Tristan, sorpresa.
Pierre
Tristan |
Ho sempre lavorato sui storie ambientate a Marsiglia, Viviane. Questa città ha molto da raccontare, se uno sa fare le domande giuste. Pierre vorrebbe avere notizie di Demian. Intende scrivere un libro ispirato alla sua vita. |
6 - Viviane guarda Tristan con aria severa.
Viviane |
E’ per questo che lo hai portato qui? Che cosa gli hai raccontato, Tristan? |
Tav. 40
1 - PP di Tristan.
Tristan |
Niente che non avrebbe scoperto da solo. Pierre è un mio amico di infanzia, Viviane. Mi fido di lui come di me stesso. |
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2 - Pierre guarda Viviane, un po’ sorpreso.
Pierre |
Lei… Lei conosceva Demian? |
Viviane |
Se lo conoscevo? |
3 - Viviane abbassa gli occhi, a mezzobusto.
Viviane |
Era come un figlio per me. |
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4 - PP di Viviane. Una lacrima le scorre lungo la guancia sinistra.
Viviane |
Il figlio che Edmond e io non abbiamo mai avuto. |
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5 - Edmond si affaccia sulla terrazza dalla porta della cucina. Ha una scacchiera sotto braccio.
Edmond |
Va tutto bene, tesoro? |
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6 - Ora Edmond è sullo sfondo. Viviane volta le spalle al tavolo di Pierre, asciugandosi gli occhi con un fazzoletto.
Viviane |
Sì. Tutto bene, tesoro. Grazie. |
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Tav. 41
1 - Viviane si allontana dal tavolo, venendo verso di noi. Pierre e gli altri la guardano, mentre Edmond si avvicina al tavolo.
Viviane |
Finite di mangiare. Ne parleremo più tardi. |
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2 - Edmond posa la scacchiera sul tavolo, guardando Pierre.
Edmond |
Lei gioca a scacchi, Pierre? |
3 - Pierre si siede davanti a Edmond, che apre la scacchiera. All’interno vediamo i pezzi ordinati nei loro comparti.
Pierre |
Oh, sono un po’ fuori esercizio. Ma una buona partita non si rifiuta mai. |
Edmond |
Ah! Ah! Giusto. |
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4 - Larga. Campo medio. Ora Edmond e Pierre sono seduti uno di fronte all’altro, con la scacchiera fra di loro. Tristan li guarda giocare, mentre Gaston, a qualche metro di distanza, fuma una sigaretta guardando la luna.
5, 6 e 7 nella 3° striscia.
5 - Ravvicinata. Edmond sposta la regina vicino al Re, sorridendo a Pierre.
Edmond |
Scacco matto! |
Pierre |
Lo vede? Sono fuori esercizio.
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6 - Ora Edmond è di quinta. Pierre rovescia la pedina del Re, ricambiando il sorriso.
Pierre |
E comunque lei è troppo forte per me. |
7 - Edmond e Pierre si alzano, stringendosi la mano.
Edmond |
Ma no, Pierre. Si è difeso bene. Ed è ora che noi due ci diamo del “tu”. |
Pierre |
Con piacere, Edmond. Grazie. |
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Tav. 42
1 - Edmond richiude la tastiera, congedandosi. Tristan e Pierre lo guardano. Gaston è FC.
Edmond |
Beh, signori, io me ne vado a dormire. Vi lascio Viviane, ma cercate di non farla stancare troppo. Ha avuto una giornata pesante. |
Pierre |
Ma certo. Buonanotte. |
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2 - Edmond si dirige verso la locanda con la scacchiera sotto il braccio. Fa un gesto di saluto a Gaston, che continua a fumare in secondo piano, stagliato contro il mare.
Edmond |
Buonanotte, Gaston. |
Gaston |
Dormi bene, amigo! |
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3 - Tristan guarda Pierre, che si sta versando un altro bicchiere.
Tristan |
Lo hai lasciato vincere, non è vero? |
Pierre |
Come dici? |
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4 - Sempre i due, in controcampo.
Tristan |
Pierre, tu sei sempre stato un ottimo giocatore. Ti ho visto commettere errori da principiante. Perché lo hai fatto? |
Pierre |
Oh, via… Diciamo che volevo dare una soddisfazione a Edmond. E ci sono riuscito, no? |
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5 - Tristan volta le spalle a Pierre, che si alza. Sullo sfondo vediamo arrivare Viviane.
Tristan |
Hai corso un bel rischio. Se se ne fosse accorto si sarebbe offeso a morte. |
Pierre |
Però non è accaduto… Sssh, sta arrivando Viviane. |
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6 - Mezzobusto di Viviane.
Viviane |
Sono pronta, Pierre. Ora possiamo parlare. |
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Tav. 43
1 - Esterno giorno. PP di Viviane, a sinistra della vignetta. Dietro di lei c’è un’altra Viviane, più giovane di dieci anni, più snella e graziosa. Una gran bella donna. Come per Gaston, lo sfondo rappresenta il ricordo di Viviane. L’altra Viviane, quella giovane, si trova in cima a una scogliera, stagliata contro il cielo pieno di gabbiani, e guarda verso il basso, cioè verso di noi. Ha una espressione, sorpresa, preoccupata.
Viviane (quella di oggi) |
Dieci anni. Quasi non ci credo… Sono passati dieci anni. |
Viviane (giovane) |
!? |
2 - Sempre dal basso. Ora Viviane è piccolina, in cima alla scogliera. La vediamo dal livello del mare. Alle sue spalle si intravede il faro diroccato. La scogliera è alta una quarantina di metri, più o meno come un palazzo di dieci piani.
Viviane (pensa) |
C’è… C’è qualcuno, laggiù! |
3\4 - Dall’alto. Ora Viviane è di schiena. Sotto di lei, sulla riva del mare, c’è un uomo magro, biondo e con i capelli lunghi, sciolti sulle spalle. E’ riverso a faccia in giù tra le rocce bagnate dalle onde, in fondo alla scogliera. Il mare non è agitato, ma le onde generano comunque qualche spruzzo di schiuma contro gli scogli. L’uomo è naturalmente Demian, anche lui più giovane di dieci anni (qui ne ha circa venti). Demian è più magro, ossuto, e ha i capelli più lunghi. E’ a torso nudo, e indossa solo un paio di pantaloni bianchi. Ai piedi ha degli anfibi neri. Alcuni gabbiani gli volano intorno.
5 - Viviane, in PA, si volta verso il faro. Nella locanda non c’è nessuno.
Viviane (pensa) |
Edmond è andato in città per fare provviste. |
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6 - Ravvicinata sul corpo del giovane Demian, riverso a faccia in giù sulla scogliera. Un’onda gli bagna i capelli. Lo vediamo dall’alto.
Viviane (pensa, da FC) |
E ora, che cosa faccio? |
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Tav. 44
1 - Particolare. Vediamo un piede di Viviane, che porta scarpe basse di tela, con la suola di corda, posarsi su una sporgenza della scogliera. Qualche sassolino rotola via da sotto la suola, precipitando verso il basso. Viviane ha deciso di scendere lungo la parete di roccia.
2 - PP di Viviane, tesa e sudata. Ha le mani aggrappate alle rocce della scogliera. Guarda verso il basso, scendendo con attenzione.
3 - Dall’alto. Vediamo Viviane aggrappata alle rocce. Continua a scendere lungo la parete della scogliera. Il corpo di Demian è sullo sfondo, sotto di lei. E’ sempre immobile, come morto.
Viviane (pensa) |
Piano, Viviane... |
4 - PA di Viviane, che continua la sua discesa.
Viviane (pensa) |
Fai piano, o quando Edmond ritorna, sugli scogli ci ritrova anche te, oltre a quel tipo. Ridotta in tanti pezzetti. |
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5 - Dal basso. Vediamo il corpo di Demian in PP, con il viso sempre nascosto. Viviane è in alto, sopra di lui. Continua a scendere lungo la scogliera.
6 - Altro PP di Viviane, sudata e stanca. Alcuni gabbiani le volano intorno, passandole molto vicini.
Viviane (pensa) |
Ancora qualche metro… Ci sono quasi… |
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Tav. 45
1\2 - Viviane tocca le rocce sul fondo della scogliera, in secondo piano. In PP vediamo il corpo di Demian, bagnato dalle onde. Tutto intorno volano alcuni gabbiani.
Viviane (pensa) |
Uff... Credevo di non farcela! |
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3 - Dall’alto. Viviane si avvicina a Demian, con cautela. Lui è sempre riverso a faccia in giù, immobile.
Viviane |
Ehi… Tu!… |
4 - Viviane si china su Demian, cercando di voltarlo. Li vediamo entrambi stagliati contro il mare.
Viviane |
M-Mi senti? Sei... |
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|
5 - Dal basso. Una mano di Demian afferra il polso di Viviane, che ora vediamo a mezzobusto. Lei sobbalza, spaventata. Demian qui è FC.
Viviane |
AH! |
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6 - PP di Demian, debole e pallido. Qui è davvero più giovane, magro e sofferente. Ha i capelli bagnati che gli si appiccicano sul viso. Ci guarda con i suoi grandi occhi chiari.
Demian |
M-Mi aiuti… |
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Tav. 46
1 - Viviane ora è in ginocchio, con la testa di Demian posata sulle gambe. Lo guarda con tenerezza. Lui non è ferito, sembra solo debole e allo stremo delle forze. Sul suo petto rivediamo la cicatrice a forma di spada.
Viviane |
Mon Dieu, ma allora sei ancora vivo... |
Demian |
Q-Qual’è il suo nome, signora? |
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2 - Ancora i due, dall’alto.
Viviane |
Viviane. Ti ho visto dall’alto della scogliera, e... |
Demian |
E’ stata… Coraggiosa. |
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|
3 - PP di Demian.
Demian |
Io mi chiamo Demian. Le devo la vita. |
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4 - Viviane si rialza, cercando di tirare su il corpo di Demian. Lo aiuta a mettersi in ginocchio, passandogli un braccio sotto le ascelle.
Viviane |
Aspetta a dirlo, Prima dobbiamo trovare il modo di toglierti da qui. Sei ferito? |
Demian |
No. Credo di no. |
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5 - Sempre i due, a mezzobusto. Demian alza il viso, guardando Viviane negli occhi.
Demian |
Ma ho nuotato per… Per cinque giorni. E non mangio da una settimana!… |
6 - Dal basso. Vediamo Edmond affacciarsi sulla cima della scogliera. Anche lui ha dieci anni di meno (quindi ne ha circa 55), ma è sempre robusto.
Edmond |
Viviane! Che diavolo ci fai là sotto? |
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Tav. 47
1 - Ora vediamo il vecchio faro, circondato da gabbiani in volo. Da FC ci arriva il rumore di un motore.
Dida
Rumore |
“Edmond era tornato proprio al momento giusto, per fortuna.” VROOOMMM! |
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2 - In fondo alla scogliera, Viviane aiuta Demian a tenersi in piedi. Lui ha una corda legata al petto. L’estremità della corda finisce in alto, FC.
Viviane |
Fai attenzione, lassù! |
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|
3 - In cima alla scogliera, Edmond si sporge dal finestrino di un piccolo pick-up Peugeot, che vediamo da dietro e un po’ dal basso. Al paraurti posteriore del pick-up - in PP - è legata l’estremità della corda che sostiene Demian.
Edmond |
Come dici? Non ti sento! |
Rumore |
VROOOM! |
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|
4 - Dall’alto. Vediamo Viviane è Demian dalla cima della scogliera, con la corda che scende fino a terminare in un cappio stretto intorno al petto di Demian. Viviane continua a sostenerlo.
Viviane |
Ho detto di fare attenzione! Vai avanti piano! |
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5 - Il corpo di Demian ora penzola a circa due metri da terra, appeso alla corda. Viviane - per tre quarti di spalle - lo guarda salire, preoccupata.
Viviane |
Ecco, così! Piano! |
6 - Il pick-up avanza vero di noi, con Edmond al volante. Sullo sfondo vediamo la corda, che scompare oltre il ciglio della scogliera, e il mare.
Rumore |
Vmmmm... |
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|
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Tav. 48
1 - Interno di una camera da letto, accogliente ma un po’ spartana. Ci sono vecchi mobili in legno, tende bianche all’unica finestra e qualche vaso di fiori. E’ sempre giorno. Ora Demian è coricato su un letto, coperto da un lenzuolo. Dorme. Lo vediamo in PP.
Edmond (da FC) |
Chi pensi che sia? |
|
|
2 - Edmond e Viviane guardano Demian dalla porta della camera, che è piccola e arredata in modo semplice. Una piccola stanza che ogni tanto i due affittano agli escursionisti. C’è un letto, un armadio e un lavandino. Dalla finestra si vede il mare.
Viviane |
Non lo so. Hai notato i suoi occhi? Sono... Viola. Non ho mai visto occhi come quelli. |
Edmond |
Tu pensi agli occhi... E se fosse un fuorilegge? Magari un evaso? Forse dovremmo avvertire la polizia. |
|
|
3 - Viviane si volta verso Edmond, sorridendo.
Viviane |
Tu che avverti la polizia? Non ti ci vedo, tesoro. |
Edmond |
Beh, d’accordo, gli sbirri non mi sono mai piaciuti... Ma se poi quello ci desse dei problemi? |
|
|
4 - I due guardano verso di noi, sentendo la voce di Demian.
Demian (da FC) |
N-Non vi darò... Problemi... |
5\6 - Mezzobusto di Demian, che si è sollevato su un gomito. Guarda verso di noi, serio. Non è implorante, non ha paura. Il suo sguardo è leale, diretto.
Demian |
Vi prego, non dite a nessuno che sono qui. |
|
|
Tav. 49
1 - Edmond si avvicina a Demian, sospettoso.
Edmond |
Hai dei guai con la giustizia? Se è così devi dircelo, ragazzo. Anch’io ho fatto qualche scioc-chezza, in gioventù, ma non voglio che Viviane si debba pentire di averti aiutato, capisci? |
Demian |
Non avete niente da temere. |
|
|
2 - Mezzobusto di Demian.
Demian |
Io non ho infranto alcuna legge, in Francia. Vengo da... Più lontano. |
|
|
3 - Demian si alza a sedere, sollevando una gamba. Inizia ad arrotolare la gamba destra del pantalone, rivelando una piccola sacca impermeabile allacciata alla caviglia, un po’ come la fondina di una pistola. La sacca assomiglia a un marsupio in versione ridotta, ed è chiusa da una lampo.
Demian |
E... Posso pagare per il vostro disturbo. |
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|
4 - Demian ora ha la sacca impermeabile fra le mani. La tiene aperta, mostrandoci il suo contenuto. All’interno della sacca ci sono alcuni diamanti, che brillano come stelle.
Demian |
Guardate. |
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5, 6 e 7 nella 3 striscia.
5 - Edmond ha preso uno dei diamanti dalla sacca. Lo guarda da vicino, ancora sospettoso. Viviane invece guarda Demian, che è di quinta.
Edmond |
Mmm... Questi sassolini sono quello che penso? |
6 - Demian ricambia lo sguardo di Viviane, con un sorriso.
Viviane Demian |
Dove li hai presi, Demian? Non li ho rubati. Mi sono stati donati. Mi appartengono. |
|
|
7 - PP di Demian.
Demian |
Non posso dirvi altro. Mi dispiace. |
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Tav. 50
1 - Esterno. Ora Demian è seduto a uno dei tavoli della locanda, sulla terrazza. Indossa ancora i pantaloni militari, ma sopra porta una maglietta nera, aderente. Sta mangiando con gusto un piatto a base di pesce.
Edmond (da FC) |
E’ un bel mistero, quel ragazzo! |
|
|
2 - Ora Demian è sullo sfondo. Viviane ed Edmond camminano vicino alla scogliera, guardando verso di lui. Li vediamo entrambi in PA.
Viviane |
Lo penso anch’io. Non vuole raccontare nulla di sé, ma non per diffidenza verso di noi. |
|
|
3 - Viviane si volta verso Edmond. Lo fissa, a mezzobusto.
Viviane |
Ho una strana sensazione. Credo che lo faccia per proteggerci! |
Edmond |
Mmm... Proteggerci da cosa? |
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|
4 - Sempre i due, che continuano a camminare.
Viviane |
Dal suo passato, dalla sua vita di prima... Ma i suoi occhi non sono quelli di un uomo cattivo. Sembra così innocente.... Così... |
|
|
5 - Edmond si volta a guardare Demian, che è sullo sfondo, seduto a tavola. Ora sta tagliando del pane con le mani. E’ molto affamato.
Edmond |
...Così affamato! Se continua a mangiare in quel modo finirà per svuotarci la dispensa, te lo dico io! |
|
|
6 - Ora Demian è di profilo. Sullo sfondo, vediamo apparire un gigantesco pastore del Caucaso, bianco, di più di settanta chili (vedi documentazione). Il cane è BLANCHE, una magnifica femmina, che appartiene ai Colbert. Ha l’aria poco amichevole.
Blanche |
Woof! Woof! |
Demian |
? |
|
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Tav. 51
1 - Demian si alza da tavola, mentre Blanche gli si avvicina digrignando i denti.
Demian |
Ehi, e tu chi sei, bella? |
|
|
2 - PP di Blanche, che ci mostra le zanne. Sembra pronta ad attaccare.
Blanche |
GRRRRRRRR! |
|
|
3 - Viviane si dirige verso di noi. Edmond la segue, preoccupato.
Viviane |
Blanche! Mio Dio, deve aver rotto di nuovo la catena! |
4 - Edmond e Demian, di spalle, corrono verso la terrazza del locale. Il tavolo di Demian è vuoto. Lui non si vede più. In realtà è inginocchiato vicino al cane, dietro il tavolo.
Edmond |
Sbrigati! Se il ragazzo fa una mossa sbagliata quella lo riduce in polpette! |
5 - Ora Viviane e Demian sono sulla terrazza. Si fermano, ansanti, guardando verso di noi.
Edmond |
Oh, accidenti! |
Viviane |
Uff... Chi l’avrebbe mai detto? |
|
|
6 - Soggettiva di Viviane. Vediamo Demian in ginocchio accanto a Blanche. Accarezza il collo del cane, che lo lecca sul viso.
Viviane (da FC) |
Quei due hanno fatto amicizia! |
|
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Tav. 52
1\2 - Campo medio. Demian, Edmond e Viviane camminano verso di noi lungo la scogliera. Blanche li precede scodinzolando. Sullo sfondo vediamo la locanda e il faro.
Demian |
Perché non volete che vi aiuti, Viviane? Una delle mie pietre vi permetterebbe di sistemare meglio il locale. Magari di... |
Viviane |
Il locale va benissimo così. Abbiamo tutto ciò che ci serve. |
|
|
3 - Ravvicinata. Edmond guarda Demian con aria di rimprovero. Viviane invece è sempre affettuosa.
Edmond |
Viviane non ti ha salvato per ottenere una ricompensa, ragazzo! |
Demian |
Non volevo dire questo. |
|
|
4 - Viviane posa una mano sul braccio di Demian, sorridendo.
Demian |
Io... |
Viviane |
Non importa, Dem. Siamo felici di averti qui. |
|
|
5 - Sempre i tre, di spalle. Li vediamo stagliati contro il tramonto.
Viviane |
Domani Edmond ti accompagnerà a mettere quei diamanti al sicuro. Potrai stare con noi per tutto il tempo che vorrai. |
|
|
6 - Viviane indica Edmond a Demian, continuando a sorridere. Edmond sbuffa.
Viviane |
Ammesso che tu riesca a sopportare mio marito, naturalmente! |
Demian |
Ah! Ah! |
Edmond |
Mmf! |
|
|
Tav. 53
1 - Esterno notte. Vediamo il vecchio faro illuminato dalla luna.
2 - Interno della camera da letto dei Colbert, sul retro della locanda. La stanza è arredata in modo semplice, ma è piena di quadri, fotografie e soprammobili, stipati sui ripiani e sui cassettoni. Il letto è di ferro, con una testiera lavorata (da inventare), con accanto due comodini e due lampade. Viviane è in camicia da notte, porta degli occhialini da vista e sta leggendo un libro di poesie (sulla copertina vediamo il titolo: JACQUES PREVERT, e più sotto PAROLES). Edmond, accanto a lei, indossa dei calzoncini (invisibili sotto le coperte) e una canottiera. Guarda la moglie, un po’ accigliato.
Edmond |
Perché tieni così tanto a quel ragazzo? |
Viviane |
Non lo so. E’ accaduto quando l’ho trovato lì, in riva al mare, e lui ha aperto quei suoi strani occhi viola e mi ha guardato. |
|
|
3 - Mezzobusto di Viviane, con Edmond di quinta.
Viviane |
Ho... Ho pensato che qualcuno lo avesse mandato per me. So che non credi in Dio, però... |
Edmond |
Se credessi in Dio sarei molto arrabbiato con lui, tesoro. |
|
|
4 - Edmond accarezza la guancia di Viviane, improvvisamente raddolcito.
Edmond |
Sarei arrabbiato perché non ha voluto che potessi darti un bambino… |
Viviane |
Lo volevamo entrambi, Edmond. E’ andata così. |
|
|
5 - Edmond guarda Viviane negli occhi. Ora è di nuovo serio.
Edmond |
Demian però non è tuo figlio, Viviane. Non lo sarà mai. |
Viviane |
So anche questo. E comunque non avrò il tempo di affezionarmici. |
|
|
6 - MB di Viviane, un po’ triste. Posa il libro sul comodino accanto al letto.
Viviane |
Sono sicura che partirà presto. |
|
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Tav. 54
1\2 - Altro interno. Ora siamo in un soggiorno, arredato in modo semplice, con un tavolo, qualche mobile e due o tre librerie stracolme di volumi. In un angolo c’è un vecchio televisore. Sullo sfondo vediamo una porta chiusa, dalla quale ci arrivano le voci di Edmond e Viviane. Demian, a torso nudo, è in piedi davanti a una delle librerie. Sta osservando i titoli dei libri.
Edmond (FC, dalla porta) |
Questo ti dispiacerebbe? |
Viviane (FC, dalla porta) |
Sì. Un po’. |
|
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3 - Nella camera da letto, Viviane sorride a Edmond togliendosi gli occhiali.
Viviane |
Ma quando succederà, continueremo ad andare avanti, tu e io. Come sempre, no? |
Edmond |
Già. |
|
|
4 - Edmond e Viviane si baciano, sorridendo. Stanno per fare l’amore.
Edmond |
Come sempre. |
|
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5 - Nel soggiorno, Demian sorride fra sé, tirando fuori un libro dalla libreria.
6 - Particolare. Demian apre la porta di ingresso. E’ FC dalla vita in su. In PP vediamo solo la mano destra sulla maniglia e la sinistra, che tiene il libro. Sulla copertina leggiamo: BAUDELAIRE - LES FLEURS DU MAL.
Tav. 55
1 - Demian esce sulla terrazza della locanda, con il libro in mano. La terrazza è illuminata da una fila di lampadine appese a un cavo.
2 - Demian si siede sul muretto della terrazza, con il libro in mano.
3 - Particolare. La mano di Demian tira fuori un paio di occhialini - tondi, con la montatura di metallo sottile - da una tasca laterale dei pantaloni.
4 - Demian inforca gli occhialini sul naso con una mano sola, mentre con l’altra tiene aperto il libro. Rivediamo il titolo sulla copertina.
Dida (corsivo) |
“Uomo libero, tu amerai sempre il mare.” |
5\6 - Un po’ dall’alto. Vediamo Demian che legge, seduto sul muretto della terrazza. La notte è buia e tranquilla. Sopra il tetto della locanda brilla la luna.
Dida (corsivo) |
“Il mare è il tuo specchio: contempli dalla riva nell’infinito accavallarsi delle onde il tuo spirito non meno profondo, non meno amaro.” |
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Tav. 56
1 - Di nuovo notte, nel presente. Viviane ora è seduta a tavola e continua a parlare con Pierre, sulla terrazza della locanda. Gaston e Tristan ascoltano in silenzio.
Viviane |
Edmond aiutò Demian a vendere un paio di diamanti. Gli procurò dei documenti nuovi e una cassetta di sicurezza sotto falso nome. Quel ragazzo piaceva anche a lui. |
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2 - PP di Viviane.
Viviane |
So che sembra incredibile, in così poco tempo, ma iniziammo a considerarlo come uno di famiglia. |
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3\4 - Altro PP di Viviane, sulla sinistra della vignetta. Dietro di lei c’è un’immagine del passato. Sempre sulla terrazza, dieci anni prima, di giorno. Demian e Edmond sono seduti uno di fronte all’altro. Giocano a scacchi. Viviane arriva con un piatto di spaghetti.
Dida |
“Dem dava una mano a Edmond e a me nel locale, quando ce n’era bisogno. Era sempre di buon umore.” |
5 - Edmond rovescia il suo re sulla scacchiera, contrariato.
Dida
Edmond |
“E giocava bene a scacchi. Perfino un po’ troppo, per i gusti di Edmond.” Oh, accidenti, ragazzo. E’ la terza volta di seguito che mi dai scacco matto! |
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6 - Ora Edmond è di quinta. Demian gli sorride, mentre Viviane posa il vassoio fumante sul tavolo.
Demian |
Solo perché non sei abbastanza concentrato. |
Viviane |
O forse perché ha fame. Edmond gioca meglio a stomaco piano. |
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Tav. 57
1 - Di nuovo nel presente. Esterno notte. PP di Viviane, che continua a raccontare.
Viviane |
Sembrava andare tutto per il meglio. Invece, circa un mese più tardi, accadde... Il primo incidente. |
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2 - Riprende il passato. Esterno giorno. Il pick-up di Edmond sta rientrando sulla strada costiera, passando vicino agli scogli. Sul cassone del pick-up ci sono delle cassette chiuse.
Edmond (dal pick-up) |
Dovresti muoverti un po’ di più, ti dico. Un bel ragazzo come te...
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3 - Interno del pick-up. Ora c’è Demian al volante. Edmond, accanto a lui, è rilassato, con le dita intrecciate dietro la nuca.
Edmond |
Marsiglia è piena di donne affascinanti, ma nessuna di loro ti verrà a cercare se non metti il naso in città. |
Demian |
Io sto bene così, Edmond. |
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4 - Sempre i due, di profilo. Demian ferma Edmond con un gesto.
Edmond |
No, che non stai bene. Sei sempre rintanato nella locanda, con noi vecchi. Ascolta quello che ti dico: domani prendi il furgoncino e... |
Demian |
Aspetta. Guarda! |
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5\6 - Una ragazza araba, che chiameremo SAIJA, sta scappando sugli scogli, terrorizzata. Saija è bella, con lunghi capelli neri raccolti in una treccia. Indossa dei jeans attillati e una camicetta. Dietro di lei ci sono due uomini robusti, dall’aria brutale. Sono JOEL e STEPHANE KOUNEN. I due - entrambi sulla quarantina - sono entrambi scuri di capelli e di carnagione. Sembrano corsi. Joel ha i capelli lunghi e porta un orecchino. Stephane invece è stempiato, con i baffi, e ha un po’ di pancetta. Indossano entrambi camicie a maniche corte - ovviamente di colore diverso - portate fuori dai calzoni. Stephane ha anche una giacca sportiva. Joel, più veloce del fratello, ha quasi raggiunto la ragazza.
Saija |
AAAH! |
Stephane |
Prendila, Joel! Non lasciarla scappare! |
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Tav. 58
1 - Ancora Demian ed Edmond, nel pick-up. Guardano verso di noi dal finestrino.
Demian |
Quella ragazza... Perché ce l’hanno con lei? |
Edmond |
Mmm... Li conosco, quei due. Sono i fratelli Kounen, Joel e Stephane. Brutti tipi! |
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2 - La ragazza ora corre verso il pick-up, arrampicandosi sugli scogli vicino alla strada. Joel l’ha quasi raggiunta.
Saija |
AIUTO! |
Joel |
Sta’ zitta! |
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3 - Larga. Edmond guarda Demian serio.
Edmond |
Gestiscono un locale nella zona del Panier*, ma in realtà si arricchiscono sfruttando giovani prostitute. La ragazza probabilmente fa parte della scuderia. |
Demian |
Dobbiamo aiutarla. |
Dida |
* Quartiere popolare di Marsiglia, piuttosto malfamato.
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4 - Stretta. Ora il muso del pick-up è in primo piano di quinta. Sullo sfondo, Joel ha raggiunto Saija. La afferra per i capelli.
Saija |
AH! |
5 - Demian scende dal pick-up, mentre Edmond lo guarda preoccupato.
Edmond |
Sei matto? Quelli di sicuro sono armati. Faremmo meglio a filarcela, invece! |
Demian |
Dobbiamo aiutarla, Edmond. |
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6 - Edmond alza gli occhi al cielo, scendendo a sua volta dal pick-up.
Edmond |
Mmm... E va bene, maledetta la tua testaccia dura! |
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Tav. 59
1 - Joel colpisce Saija con uno schiaffo violento, in pieno viso. Stephane li raggiunge con il fiatone, in secondo piano. Demian e Edmond sono FC.
Joel |
Non l’hai capito, eh? Non hai capito chi è che comanda! |
Rumore |
SCIAFF! |
Saija |
AAH! |
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2 - Ora Saija è a terra. Joel la afferra di nuovo per i capelli. Stephane sorride.
Saija |
T-Ti prego, Joel, non... |
3\4 - Demian si ferma davanti ai due fratelli e alla ragazza, che ora sono di spalle. Più in là vediamo Edmond, che scende cautamente fra le rocce.
Stephane Demian |
Dagliele, fratellino. E’ l’unico linguaggio da usare con questa... Lasciatela andare! |
5 - Joel guarda Demian, minaccioso. Stephane infila una mano sotto la camicia, sul retro dei pantaloni.
Joel |
E tu che vuoi? |
Stephane |
Lo so io cosa va cercando! |
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6 - Stephane, a mezzobusto, tira fuori un revolver a canna corta da sotto la camicia.
Stephane (viso FC) |
Un sacco di guai! |
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Tav. 60
1 - Mezzobusto di Saija, in ginocchio. La mano di Joel continua a tenerla per i capelli. Lei ci guarda, con una lacrima che le cola su una guancia.
Saija |
Aiutami... Per favore... |
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2 - PP di Demian, deciso.
Demian |
Ve lo chiedo di nuovo. Lasciatela andare. |
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3 - Stephane si avvicina a Demian, piazzandogli la canna della pistola quasi sotto il naso. Demian rimane immobile, in PA. Edmond, in secondo piano, si sta avvicinando.
Stephane |
Hai sentito quello che ho detto, biondino? Vuoi proprio che ti faccia un buco in testa? |
Edmond |
Ehi, aspetta! Noi non siamo armati. Metti via la pistola! |
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4 - Stephane sposta la pistola dalla faccia di Demian, puntandola su Edmond, che ora è di quinta.
Stephane |
Tu sta’ zitto, idiota. E portati via il tuo amico. |
Edmond |
! |
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5 - PP di Demian, immobile. Glaciale.
Stephane (da FC) |
Spiegagli che non vale la pena di rischiare la buccia per una puttanella! |
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6 - Demian volta le spalle a Stephane, guardando Edmond.
Demian |
Ha ragione, Edmond. Andiamo via. |
Edmond |
Eh? |
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Tav. 61
1 - Edmond si avvicina a Demian, stupito. Demian volta sempre le spalle a Stephane, ma non si è allontanato da lui.
Edmond (sottovoce) |
Ma tu avevi detto che... |
Demian (sottovoce) |
Diversione tattica. Tienimi questi. |
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2 - Demian salta, ruotando su sé stesso e sollevando la gamba destra. Edmond lo guarda a bocca aperta.
Demian |
Ci metto solo un momento. |
Edmond |
! |
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3 - Larga. Ora Demian è di profilo. Gira su sé stesso a mezz’aria, distendendo la gamba sinistra di lato, dall’interno all’esterno, verso il braccio armato di Stephane. Qui vediamo l’azione a metà. Un calcio volante circolare. Il piede di Demian non ha ancora toccato il suo bersaglio. Stephane, Edmond e Joel sono immobili, a bocca aperta.
Stephane |
Ma che…? |
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4 - Stretta, particolare. Il piede sinistro di Demian colpisce duramente il polso di Stephane, facendogli saltare via la pistola.
Rumore |
STACK! |
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5 - La pistola di Stephane ricade sugli scogli.
6 - Demian distende la gamba destra in un secondo calcio volante da karate, colpendo Stephane in pieno volto.
Rumore |
STUMP! |
Stephane |
GGMMF! |
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Tav. 62
1\2 - Demian tocca terra con le gambe leggermente piegate proprio nel punto in cui è caduta la pistola, mentre Stephane vola verso di noi, spinto dalla forza del calcio.
Joel |
Stephane! |
3 - Particolare. La mano di Demian raccoglie da terra la pistola di Stephane.
4 - Demian punta la pistola su Joel, senza parlare. Joel tiene sempre Saija per i capelli.
Demian |
Lasciala, ora. |
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5 - PP di Demian. Ora ha il viso duro, minaccioso. Sembra pronto a sparare.
Demian |
Non lo dirò un’altra volta! |
6 - Joel spinge Saija verso Demian.
Joel |
Al diavolo! Prenditela pure, se vuoi! |
Saija |
AH! |
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Tav. 63
1 - Ora Joel è voltato verso di noi. Sta tirando fuori una pistola automatica da sotto la camicia, senza farsi vedere. Demian, in secondo piano, aiuta Saija a rialzarsi.
Joel |
Ma non finisce così, brutto bastardo! |
|
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2 - Altro PP di Demian. Guarda verso di noi, lasciando andare Saija.
3\4 - Demian spara alla gamba sinistra di Joel, che gli volta ancora le spalle.
Rumore |
BLAM! |
Joel |
AAAH! |
5, 6 e 7 nella 3° striscia.
5 - Joel cade in ginocchio, piegando la gamba ferita e sollevando la mano armata di pistola. Demian, in secondo piano, lo tiene sempre sotto mira.
Rumore |
TUMP! |
Joel |
Figlio di… |
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6 – PP di Demian, duro.
7 - Particolare. Un altro proiettile fa saltare la pistola dalla mano di Joel.
Rumore |
BLAM! |
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Tav. 64
1 - Prosegue FB. Demian guarda Joel, che è piegato in avanti, sofferente. Stephane è poco più in là, riverso tra gli scogli. Svenuto. Edmond, in secondo piano, sta vicino a Saija, che sembra spaventata.
Demian |
Bene, signori. Credo che questo sia tutto. |
Joel |
La gamba, maledizione!…
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2 - Demian apre il caricatore del revolver, facendone cadere i proiettili.
Demian |
E’ stato un piacere fare la vostra conoscenza. |
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3 - Demian raggiunge Edmond e Saija, gettando via la pistola.
Demian |
Andiamo, Edmond. |
Edmond |
S-Sì. |
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4 - Larga. Panoramica dall’alto. Il pick-up si allontana dal luogo dello scontro. Fa gli scogli vediamo ancora i fratelli Kounen, immobili. Due uomini stanno osservando la scena da un punto elevato, in cima a una parete di roccia. Entrambi gli uomini indossano un soprabito scuro. Li vediamo di spalle, sulla sinistra della vignetta, con la testa FC. Uno dei due è Tristan. L’altro lo chiameremo semplicemente “uomo”.
Rumore |
VROOOM! |
Uomo |
Era lui? |
Tristan |
Sì. Era lui.
|
5 - Mezzobusto di Tristan, che ha il bavero del soprabito sollevato dal vento, e l’aria seria. Ora lo vediamo bene in viso. E’ anche lui più giovane di dieci anni ma già duro, carismatico. L’altro uomo è di fianco a lui. Ha i capelli bianchi, ma il suo viso è quasi tutto FC.
Uomo |
Pensi che riuscirai a convincerlo a tornare indietro? |
Tristan |
No. Il ragazzo ha un carattere forte. E poi quello che è stato è stato. |
|
|
6 - PP di Tristan. Sorride leggermente.
Tristan |
Ma andrò lo stesso a parlare con lui. Forse continuerà ad aiutarci, se saprò trovare gli argomenti giusti. |
Uomo |
Trovali, allora. Conto su di te, Tristan! |
Tav. 65
1\2 - Prosegue FB. Interno del pick-up. Ora Saija è seduta fra Edmond e Demian, che continua a guidare. Edmond è sorpreso, un po’ sconvolto.
Edmond |
Oh, cavolo, come gliele hai suonate... Non riesco ancora a crederci. Che cosa sei, una specie di veterano della Legione? Un parà? |
Demian |
Come ti chiami, ragazza? |
Saija |
Saija. |
|
|
3 - Demian continua a guardare Saija, senza rispondere a Edmond.
Demian |
Perché quegli uomini volevano farti del male, Saija? |
Saija |
Pretendevano che lavorassi per loro. A percentuale. |
|
|
4 - Mezzobusto di Saija, fiera.
Saija |
Io però non voglio padroni. Faccio la puttana, è vero. Mando metà dei soldi alla mia famiglia, in Algeria. Loro si vergognano di me, ma almeno riescono a tirare avanti. |
|
|
5 - Saija accarezza il viso di Demian, guardandolo in modo più dolce.
Saija |
E tu? qual è il tuo nome? |
Demian |
Demian.
|
6 - Saija continua ad accarezzare Demian. Ora il suo sguardo è più intenso.
Saija |
Demian... Non è molto comune… E nemmeno i tuoi occhi sono comuni… |
Tav. 66
1 - Prosegue FB. Edmond sorride a Saija, con aria un po’ complice.
Edmond |
Il nostro Dem non è un tipo come gli altri. |
Saija |
Lo vedo, anche se parla poco. |
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2 - PP di Saija.
Saija |
Portami a casa, vuoi? |
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3 - Demian continua a guidare, un po’ nervoso. Saija gli sorride.
Demian |
Quegli uomini sanno dove abiti? Potrebbero venire a cercarti... |
Saija |
No, sta’ tranquillo. Nemmeno loro si azzardano a entrare nelle cités*. Ho molti amici, là. Sarò al sicuro. |
Dida |
* Quartieri periferici di Marsiglia, abitati per lo più da immigrati. |
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4 - Il pick-up arriva a un incrocio, in fondo a una strada in salita. E’ una zona di periferia, dove macchie di verde si alternano a muri di cemento pieni di scritte e graffiti. Sullo sfondo vediamo due grandi palazzi pieni di finestre, alti più di venti piani. Casermoni popolari, con i panni stesi sulle facciate e i muri scrostati.
Saija (dal pick-up) |
Ecco, gira a destra. |
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5\6 - Ora il pick-up è fermo in un piazzale di cemento, ai piedi di un altro casermone popolare. Vicino all’ingresso del palazzo ci sono cinque o sei giovani beurs, figli di immigrati, che indossano jeans, felpe e magliette, e hanno facce poco raccomandabili. Sono tutti sui vent’anni. Due o tre sono di colore, gli altri sembrano arabi o turchi. Altri ragazzi, sullo sfondo, stanno giocando a pallone.
Saija (dal pick-up) |
Ferma qui. Siamo arrivati. |
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Tav. 67
1\2 - Prosegue FB. Demian, Edmond e Saija sono scesi dal pick-up. Si guardano intorno. Edmond è nervoso. Saija invece viene verso di noi, tranquilla. Sullo sfondo, i giovani beurs si stanno avvicinando.
Edmond |
Un bel posticino... Tu sarai al sicuro, Saija. Ma non so se la cosa valga anche per noi. |
Saija |
Non preoccupatevi. Parlerò io con i ragazzi. |
|
|
3 - Saija, in secondo piano, sta parlando con un paio di giovani, mentre gli altri del gruppo guardano il pick-up. Edmond e Demian, un po’ in disparte, si guardano.
Edmond |
Speriamo bene. Mi fido poco di questi beurs*. |
Demian |
Ora non fare il razzista, Edmond. Non è da te. |
Dida |
* Figli di immigrati, nati in territorio francese. |
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4 - Edmond sbuffa, guardando il pick-up. Demian sorride.
Edmond |
Il razzismo non c’entra. E’ che ho un solo furgoncino, e vorrei riportarlo a casa tutto intero. |
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|
5 - Saija torna verso Demian e Edmond. Li guarda con aria rassicurante e indica i ragazzi sullo sfondo, che ora sembrano più tranquilli.
Saija |
A posto. Faranno loro la guardia al furgone. Perché non salite un momento? Posso offrirvi del tè. |
Edmond |
Mmm... Vai tu, Dem. Sarebbe scortese rifiutare. |
|
|
6 - Demian esita. Edmond sorride, guardando due giovani dalle facce poco rassicuranti che si sono avvicinati al pick-up.
Demian Edmond |
Veramente, non so se... Vai, vai. Io resto qui a fare due chiacchiere con questi giovincelli. Hanno l’aria simpatica, sono sicuro che non mi annoierò. |
|
|
Tav. 68
1 - Prosegue FB. Demian segue Saija con un sorriso, venendo verso di noi. Edmond, sullo sfondo, continua a guardare i ragazzi vicino al pick-up.
Demian |
D’accordo. Farò presto. |
Edmond |
Non c’è nessuna fretta. |
|
|
2 - Edmond si avvicina ai ragazzi, sorridendo. Lo vediamo in PA.
Edmond |
Allora... Qualcuno di voi sa giocare a scacchi? |
Ragazzo 1 |
? |
Ragazzo 2 |
! |
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|
3 - Interno. Ora siamo nella scala del palazzo. Saija sale verso di noi, tenendo per mano Demian.
Saija |
Scusami, l’ascensore non funziona. Ma sono solo sette piani. |
Demian |
Non preoccuparti, me la caverò. |
|
|
4 - Interno di un piccolo appartamento, arredato un po’ all’orientale, con stoffe etniche appese alle pareti, stampe e soprammobili in tono. C’è un tavolo da pranzo, qualche sedia, un divano e un vecchio televisore. Saija apre la porta di ingresso, entrando. Dietro di lei vediamo Demian.
Saija |
Eccoci qua. La mia casa è piccola, ma puoi considerarla tua. |
|
|
5 - Saija indica a Demian un divano, dirigendosi verso un’altra porta.
Saija |
Siediti. Vado a preparare il tè. |
Demian |
Grazie. Non voglio che ti disturbi troppo. |
|
|
6 - Saija sorride, in PP, venendo verso di noi.
Saija |
Disturbarmi? Scherzi? |
|
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Tav. 69
1 - Prosegue FB. Esterno. Edmond ha aperto il cassone del pick-up e ha messo una scacchiera sopra il pianale. Davanti a lui c’è un gruppo di tre o quattro ragazzi. Edmond sposta un pedone bianco sulla scacchiera, mostrando al più piccolo dei ragazzi - un quindicenne arabo che chiameremo ALI’, come si gioca.
Edmond |
Ecco, questo è un pedone, vedi? Posso muoverlo in avanti, in questo modo... |
|
|
2 - Alì prende fra due dita la regina nera, interrompendo Edmond. Vediamo entrambi a mezzobusto.
Edmond (da FC) |
E allora tu dovresti... |
Alì |
Dovrei fare così? |
|
|
3 - Particolare. La mano di Alì posa la regina sulla scacchiera, in un punto nel quale minaccia direttamente il re.
Alì (viso FC) |
Scacco. |
|
|
4 - PP di Edmond, contrariato.
Edmond |
Oh, mon dieu. |
|
|
5 - Di nuovo nell’appartamento. PP di Demian, che ora è seduto sul divano. Ci guarda con aria confusa, alzando una mano.
Demian |
Saija... No, ti prego... |
|
|
6 - Ora Demian è di quinta. Davanti a lui c’è Saija, completamente nuda, con i capelli sciolti. E’ bellissima, sorridente. La vediamo - è ovvio - dalla vita in su.
Saija |
Perché no? |
|
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Tav. 70
1 - Prosegue FB. Saija si avvicina a Demian, che ora si è alzato in piedi. Vediamo entrambi di profilo, in PA.
Demian |
Quello che ho fatto... Non è stato certo per... |
Saija |
Tu sei uno che parla poco, Demian. |
|
|
2 - Ora i due sono in PP. Il viso di Saija è vicinissimo a quello di Demian, che è di quinta.
Saija |
Quindi, ti prego, fallo anche adesso. |
Demian |
Che cosa? |
|
|
3 - Particolare. Vediamo i piedi nudi di Saija sollevarsi sulle punte, davanti agli scarponi di Demian.
4 - Saija bacia appassionatamente Demian, a mezzobusto.
Saija (viso FC) |
Non parlare! |
|
|
5\6 - Campo medio. Ora Saija e Demian sono su un letto basso, in una stanza piena di oggetti etnici e candele. Fanno l’amore. Lei è sopra di lui, in parte coperta dalle lenzuola. Demian ha i capelli sciolti e sembra quasi passivo, stupito. Felice. Per lui è la prima volta.
Tav. 71
1 - Prosegue FB. Campo medio. Vediamo Demian, a figura intera, uscire dal palazzo. Porta di nuovo la coda.
2 - Ora Demian è a mezzobusto. Ha un’aria svagata. Sorride leggermente.
3 - Demian si avvicina al pick-up. Edmond sta richiudendo la sua scacchiera. Accanto a lui c’è Alì e un altro paio di ragazzi.
Demian |
Tutto bene? |
Edmond |
Più o meno. Per fortuna non amo scommettere sulle partite. |
|
|
4 - Edmond indica Alì a Demian, con il pollice. Alì sorride.
Edmond (da FC) |
Altrimenti questo lazzarone mi avrebbe ripulito! |
Alì |
Non esageri, Edmond. Lei è molto bravo. |
|
|
5 - Mezzobusto di Alì, sorridente.
Alì |
Solo che io sono un campione! |
|
|
6 - Demian si avvicina ad Alì, guardandolo negli occhi.
Demian |
Ho un favore da chiederti, campione. Bada a Saija. Ha dei nemici, in città. Gente poco raccomandabile. |
Alì |
Sta’ tranquillo. Saija è una di noi. Se quelli provano a venire qui avranno delle brutte sorprese. |
|
|
Tav. 72
1 - Prosegue FB. Edmond apre lo sportello del pick-up dalla parte del passeggero. Guarda Demian, che invece ha il viso rivolto verso i piani alti del palazzo (qui FC).
Edmond |
E’ ora di tornare a casa, rubacuori. Viviane ci starà aspettando. |
Demian |
Arrivo. |
|
|
2 - Vediamo Saija affacciata a una finestra del palazzo. Indossa un accappatoio e ha i capelli bagnati, come dopo una doccia. Fa un gesto di saluto verso Demian (che è FC) e sorride.
3 - Demian ricambia il gesto di Saija, guardando verso di noi mentre sale sul pick-up. Edmond è già a bordo, dalla parte del passeggero.
4 - Interno del pick-up. Edmond rivolge uno sguardo malizioso a Demian, che ora è al volante.
Edmond |
Allora? Come è andata? |
Demian |
Mmm... Un gentiluomo non dovrebbe parlare di queste cose. |
|
|
5, 6 e 7 nella 3° striscia.
5 - Ora vediamo il pick-up che si allontana verso l’orizzonte, percorrendo una strada in discesa fra i muri e i palazzi screpolati della citè. Due o tre ragazzi lo guardano andare via, chiacchierando fra loro.
Edmond (dal pick-up) |
Guarda che non ti ho chiesto mica l’intero resoconto... Al massimo puoi farmi un riassunto. |
Demian (dal pick-up) |
No. |
|
|
6 - Stessa inquadratura. Ora il pick-up è più lontano.
7 – Stessa inquadratura. Pick-up ancora più lntano.
Edmond (dal pick-up) |
Qualche piccolo particolare... |
Demian (dal pick-up) |
No! |
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|
Tav. 73
1\2 - Esterno notte. Di nuovo nel presente, sulla terrazza della locanda dei Colbert. Viviane continua a parlare con Pierre e gli altri, seduta a tavola.
Viviane |
Demian vide Saija ancora qualche volta, prima che lei si trasferisse a Parigi. Credo che abbia aperto un negozio, là. |
Pierre |
Mmm... Una storia a lieto fine. |
|
|
3 - Mezzobusto di Viviane.
Viviane |
Per lei sì, ma non per Dem. Nei mesi successivi accadde qualcosa a quel ragazzo. |
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4 - Pierre, Gaston e Tristan ascoltano Viviane con attenzione. Lei ora è di quinta.
Viviane |
Lui... Cominciò a mettersi nei guai. C’era un lato violento nella sua personalità... Un lato oscuro di cui non voleva parlare, neppure con me. |
|
|
5 - Riprende FB. Interno giorno. Demian e Viviane sono seduti davanti a un tavolo nel soggiorno del piccolo appartamento dietro la locanda. Viviane ha un mazzo di tarocchi in mano. Altri tarocchi sono allineati sul tavolo. Viviane fissa due dei tarocchi che ha in mano senza mostrarli a Demian (né al lettore). Demian - di quinta - la guarda con curiosità.
Demian |
Allora, Viviane, cosa vedi nel mio futuro? |
Viviane |
Io... Non capisco... |
|
|
6 - Particolare. Soggettiva di Viviane. Vediamo le due carte in PP, e Demian che ci guarda dall’altro lato del tavolo. Le carte rappresentano il Fante di Spade e la Morte. Fine FB.
Viviane (viso FC) |
Qualche volta i tarocchi non sono... Molto chiari. |
Demian (da FC) |
Non importa. E’ solo un gioco. |
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Tav. 74
1 - Di nuovo sulla terrazza. Viviane si alza dalla tavola, guardando Pierre.
Pierre |
Demian era un uomo pericoloso, dunque? |
Viviane |
Non avrebbe fatto del male a nessuno di sua volontà... Era un ragazzo così dolce... |
|
|
2 - Viviane guarda duramente Tristan, che è in secondo piano, oltre Pierre.
Viviane |
Ma qualcosa lo fece cambiare. |
|
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3 - PP di Tristan, glaciale, inespressivo.
Viviane (da FC) |
Qualcosa o... Qualcuno! |
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4 - Pierre si alza a sua volta, guardando Viviane. Lei abbassa gli occhi, voltando il viso. Tristan, in secondo piano, non ha mosso un muscolo.
Pierre |
Che cosa intendi dire, Viviane? |
Viviane |
Io... Nulla. |
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5\6 - Panoramica, un po’ dall’alto. Vediamo il locale e il vecchio faro, in cima alla scogliera. Nella terrazza illuminata distinguiamo le quattro figurine di Pierre, Viviane, Tristan e Gaston.
Viviane (dalla terrazza) |
Non ho voglia di parlarne, Pierre. Scusami. |
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|
|
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Tav. 75
1 - Riprende FB fino a nuovo ordine. Esterno giorno. Particolare. Vediamo i piedi nudi di Demian correre verso di noi lungo una spiaggia delle calanques. Accanto a Demian corre Blanche, il cane pastore dei Colbert. E’ una splendida giornata di sole.
Dida |
“Viviane tace, e io posso solo immaginare cosa avrebbe voluto dire.” |
2 - Campo medio. Demian continua a correre con passo leggero. E’ a torso nudo, e indossa solo i pantaloni bianchi, con l’orlo arrotolato fin sotto il ginocchio. Vediamo bene la cicatrice a forma di spada che ha sul petto. Blanche, il Terranova, corre al suo fianco.
Dida
Demian |
“Forse accadde proprio qui intorno, da qualche parte.” Avanti, Blanche! Corri, pigrona. E’ ora di smaltire un po’ di ciccia. |
Blanche |
Woof! |
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3 - Demian inizia a salire lungo gli scogli, al fondo della spiaggia, sempre di corsa. Blanche lo segue.
Demian |
Non ti farai lasciare indietro, eh? |
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4 - Ora Demian è in secondo piano. Una figura vestita di nero, con la testa FC, è ferma in cima a un gruppo di scogli, proprio davanti a lui. La figura - di quinta, giacca e pantaloni neri - appartiene a Tristan, come il lettore scoprirà nella prossima vignetta.
Tristan (viso FC) |
Buongiorno, Demian. |
Demian |
? |
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5 - PP di Tristan, serio.
Tristan |
Vedo che stai bene. Mi fa piacere. |
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6 - Ora Tristan è per tre quarti di nuca. Demian si ferma davanti a lui, guardandolo negli occhi. Blanche, ferma accanto a Demian, mostra le zanne.
Demian |
Tristan... |
Blanche |
GRRR! |
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Tav. 76
1 - Prosegue FB. Particolare. La mano di Demian accarezza la testa di Blanche, che continua a ringhiare.
Demian (viso FC) |
Buona, Blanche. |
Blanche |
Grrrrrmm! |
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2 - PP di Demian, con i capelli al vento.
Demian |
Come mi hai trovato? |
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3 - Tristan guarda Demian, tranquillo.
Tristan |
Non è stato difficile, ragazzo. Uno non può sfuggire a lungo al proprio destino. |
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4 - Tristan, di quinta, indica la cicatrice sul petto di Demian. Demian non abbassa gli occhi. Continua a fissare Tristan.
Tristan |
E quel destino tu ce l’hai impresso sul petto. Proprio sopra il cuore. |
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5 - Atro PP di Demian, deciso.
Demian |
Non mi interessa. Non mi interessa più. |
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6 - Demian si volta verso di noi, dando le spalle a Tristan.
Tristan |
Questo potrebbe dirlo un uomo come gli altri. Ma tu non lo sei, Demian. Non sei come gli altri. |
Demian |
Sono stanco di sentire questi discorsi… |
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Tav. 77
1\2 - Prosegue FB. Tristan fa un passo verso Demian, che continua a voltargli le spalle.
Tristan |
Ricorda le cose che hai imparato. Salva il tuo onore e compi il tuo dovere. E’ la tua missione. |
Demian |
Non c’è nessuna missione! E’ una menzogna! |
|
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3 - Demian si volta di nuovo verso Tristan. Gli punta un dito contro. E’ molto arrabbiato.
Demian |
E’ una menzogna, come tutto ciò che mi hai fatto credere! Tu vivi in un altro mondo, maledizione. Un mondo che non esiste più! |
|
|
4 - Demian continua la sua sfuriata, gridando in faccia a Tristan. Tristan rimane impassibile.
Demian |
Non esistono il bianco e il nero. Non esistono il bene e il male! E’ tutto più complicato, più difficile! |
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|
5 - PP di Demian, turbato, quasi sconvolto.
Demian |
E nessuno, né tu, né io può farci niente! Non possiamo cambiare le cose, capisci? NES-SUNO PUO’ FARLO! |
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|
6 - Mezzobusto di Tristan, sempre tranquillo, impassibile.
Tristan |
Hai finito? |
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Tav. 78
1 - Prosegue FB. Ancora Demian e Tristan, fermi uno davanti all’altro.
Demian |
Ho finito, sì. Non abbiamo altro da dirci, vecchio. |
Tristan |
Il mio nome è Tristan, ragazzo. Ho sessantadue anni. |
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2 - MB di Tristan, con Demian di quinta.
Tristan |
E in tutto questo tempo non ho mai smesso di credere in quello che mi è stato insegnato. I miei maestri sono i tuoi maestri. La Fraternité... |
Demian |
Non pronunciare quel nome. Non lo voglio sentire.
|
3 - Demian volta di nuovo le spalle a Tristan, accarezzando la schiena di Blanche e preparandosi ad andare via.
Demian |
Ognuno fa le sue scelte. Io ho fatto la mia. Andiamo, Blanche. |
4 - Ora Tristan è di quinta. Fa un gesto in direzione di Demian, che si ferma, di spalle.
Tristan |
Aspetta! |
5 - PP di Demian, rivolto verso il lettore. Tristan è dietro di lui, e lo fissa intensamente.
Tristan |
C’è una ragazza, si chiama Virginie. Ha solo vent’anni... |
Demian |
Smettila! Non mi riguarda! |
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6 - PPP di Tristan, implacabile.
Tristan |
Verrà uccisa, Demian. Domani. Forse stanotte stessa. |
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Tav. 79
1 - Prosegue FB. Campo medio, un po’ dall’alto. Demian volta sempre le spalle a Tristan, ma è fermo, immobile.
Tristan |
E tu? Che cosa farai? |
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2 - Demian abbassa gli occhi, a mezzobusto. Tristan, dietro di lui, continua a guardarlo.
3 - Demian si volta verso Tristan. Ha le lacrime agli occhi.
Demian |
Perché io? Perché proprio io? |
Tristan |
Perché è il tuo destino, ragazzo. Sei quello che sei. |
|
|
4 - PP di Tristan.
Tristan |
E io sono quello che sono. |
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|
5 - Demian rivolge a Tristan un sorriso sarcastico. Tristan, di quinta, infila le mani sotto la giacca.
Demian |
Sembri molto sicuro di te. |
Tristan |
Questo non è un gioco. Virginie morirà, se non faremo qualcosa. Ti dirò dove e come trovarla, e poi tu... |
|
|
6 - Tristan ora ha in mano due pistole. Sono delle Beretta, come quella che Demian ha usato a Tav. 5. Tristan ci porge le armi tenendole per la canna, una in ogni mano.
Tristan |
Tu la salverai. |
|
|
Tav. 80
1 - Prosegue FB. Esterno capannone.
Dida |
“Non lo farai per me, né per te stesso, ragazzo.” |
2 - Interno di un capannone industriale abbandonato, buio e sinistro. Virginie è ammanettata per i polsi a una catena che pende dal soffitto. Ha i vestiti strappati, un occhio nero, lividi sul viso e sulle braccia. Non grida, piange in silenzio. Sembra rassegnata al suo destino. Dietro di lei vediamo un gigante dall’aria bestiale, che indossa una tuta da lavoro macchiata di sangue. Il gigante ha in mano una torcia da saldatore.
Dida |
“Lo farai per lei!” |
Gigante |
Virginie non vuole bene a Francois...
|
2 - Demian piomba nel capannone sfondando una vetrata. Ora indossa un soprabito, e ha entrambe le pistole in mano.
Rumore |
CRAAASSSH! |
3 - Il gigante si precipita verso di noi, urlando, con la torcia da saldatore accesa in una mano e la bombola di acetilene nell’altra.
Gigante |
Nessuno vuole bene a Francois! NESSUNO! |
|
|
4 - Demian, con un ginocchio a terra, spara con tutte e due le pistole, colpendo la bombola che il gigante tiene in mano.
Rumori |
(Eliminare, qui Demian non spara) |
Demian (pensa) |
Non voglio ucciderlo. Ho un solo modo per fermarlo! |
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|
5\6 - La bombola esplode con una fiammata, scaraventando all’indietro il gigante.
Rumore |
BWAAANG! |
Gigante |
UAARGH! |
|
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Tav. 81
1 - Prosegue FB. Demian colpisce il gigante al viso con la canna di una delle pistole, facendogli saltare i denti. La tuta del gigante ha preso fuoco, e lui si agita in modo scomposto.
Demian Rumore |
Mi dispiace, Francois. STROCK! |
Gigante |
GGH! |
2 - Il gigante crolla a terra ai piedi di Demian. Ha la tuta sempre in fiamme.
Rumore |
STUTUMP! |
|
|
3 - Dal basso. PA di Demian che si toglie il soprabito. Rimane in camicia. Vediamo che porta due fondine per le pistole sotto le ascelle. Le due Beretta sono di nuovo nelle fondine.
Demian |
Hai bisogno di cure. Spero che qualcuno riesca a guarire la tua rabbia. Davvero. |
4 - Demian ora è alle spalle di Virginie. Porta le mani ai polsi della ragazza, per liberarla. Lei continua a piangere.
Demian |
Non aver paura, ragazza. Sono qui. |
|
|
5 - Particolare. Le mani di Demian aprono le manette, liberando i polsi di Virginie.
Demian (viso FC) |
E’ tutto finito. Lui non ti farà più del male. |
6 - Demian ora sostiene Virginie, portandola verso di noi. Lei fissa il corpo del gigante, che è ancora a terra. Un filo di fumo si leva da sotto il soprabito di Demian.
Virginie |
Q-Quell’uomo... Mio Dio... |
Demian |
Non pensarci. |
|
|
Tav. 82
1 - Prosegue FB. Mezzobusto di Demian e Virginie. Lui la guarda negli occhi, rassicurante.
Demian |
E non odiarlo per ciò che ha fatto, Virginie. E’ come un bambino malato, infelice. |
|
|
2 - Vediamo di nuovo il corpo immobile del gigante, ai piedi di Demian.
Demian (viso FC) |
Chiamerò l’istituto da cui è fuggito. Verranno a prenderlo e si occuperano di lui! |
|
|
3 - Virginie alza gli occhi su Demian.
Virginie |
Tu conosci il mio nome, Ma... Ma chi sei? |
|
|
4 - PP di Demian.
Demian |
Un altro folle, credo. |
|
|
5\6 - Dall’alto. Demian abbraccia Virginie, che posa la testa sulla sua spalla. Vicino a loro, il gigante è sempre immobile, privo di sensi. Fine FB.
Dida |
“Sì, è così che deve essere andata. O forse è così che mi piace immaginare quell’incontro, con l’eroe che salva la sua bella.” |
Dida 2 |
“Una bella scena. Un bel capitolo da scrivere. Dovrei accontentarmi, e invece no. Io voglio sapere di più.” |
Tav. 83
1 - Di nuovo nella locanda del vecchio faro. Pierre si avvicina a Viviane, che ora ha messo in bocca una sigaretta spenta, e guarda il mare.
Pierre |
Perché non vuoi dirmi altro, Viviane? |
Viviane |
So molto poco, in realtà. |
|
|
2 - Viviane si volta verso Pierre.
Viviane |
Demian conobbe quella ragazza, Virginie. E poi… Beh, sai come vanno queste cose. |
|
|
3 - Riprende FB. Ora siamo in una camera d’ospedale. Virginie è a letto, con il petto e i polsi fasciati. Ha un cerotto sulla fronte. Vicino al letto ci sono una sedia vuota e un comodino pieno di fiori. L’ombra di Demian incombe su Virginie, che sorride.
Virginie |
Sei venuto... Speravo che lo facessi. |
4 - Controcampo. Ora Virginie è di quinta. Demian è accanto al letto con un libro di poesie (sulla copertina c’è scritto PREVERT).
Demian |
Te l’ho detto. Sono un po’ folle anch’io. |
5 - Demian porge il libro a Virginie. Lei sorride.
Demian (viso FC) |
Questo è per te. |
Virginie |
Prévert. E’ il mio poeta preferito. Come facevi a saperlo? |
|
|
6 - Demian e Virginie si guardano negli occhi. Ora sono molto vicini.
Demian |
Forse ti ho letto nel pensiero. |
|
|
Tav. 84
1 - Prosegue FB. Virginie, di quinta, continua a guardare Demian. Lui si siede sulla sedia accanto al letto. Lo vediamo a mezzobusto.
Virginie |
I tuoi occhi... Sono viola. Non se ne vedono molti così... |
Demian |
Ho gli occhi di mio padre. E’ morto quando ero ancora molto piccolo. |
|
|
2 - Controcampo, con Demian di quinta. Virginie sembra improvvisamente triste.
Virginie |
Sei fortunato a ricordartelo. Io il mio non l’ho mai conosciuto. |
|
|
3 - Virginie, di profilo, porge il libro a Demian. Ora sorride di nuovo.
Virginie |
Leggimi qualcosa, Demian. |
Demian |
Adesso? |
|
|
4 - Demian apre il libro, mentre Virginie lo guarda.
Virginie |
Sì. Adesso. |
Demian |
Mmm... Vediamo... Ecco qua, “Molta acqua è passata sotto i ponti, e anche un lungo fiume di sangue.” |
|
|
5 - Sempre i due, uno di fronte all’altro. Demian ricambia lo sguardo di Virginie, mentre lei lo interrompe recitando a memoria. Gli occhi di Virginie brillano.
Demian
|
“Ma ai piedi dell’amore scorre un ruscello bianco. E nei giardini della luna, dove ogni giorno è la tua festa, questo ruscello canta addormentato.” |
|
|
6 - Ora il libro è posato sul letto. Demian è chino su Virginie. La sta baciando. Fine FB.
Dida |
“Quella luna è il mio capo, ci gira dentro un grande sole blu. E gli occhi tuoi sono questo sole.” |
Tav. 85
1 - Di nuovo sulla terrazza. Gaston si avvicina a Pierre e Virginie, sorridendo. Tira fuori un accendino dal taschino della camicia.
Gaston |
Uscire con quella niña fece bene a Demian. Lo rese... Come dire? Meno rigido... Più rilassato. |
2 - Gaston accende la sigaretta di Viviane, che avvicina il viso all’accendino.
Gaston |
Una sera lo portai a fare un giro dei bar. Lui non reggeva l’alcol, non c’era abituato. Diventò... Un po' strano. |
|
|
3 - Riprende FB. Esterno notte. Siamo nel porto di Marsiglia. Gaston sorregge Demian, che barcolla un po’ ubriaco. I due vengono verso di noi lungo il molo.
Demian |
Gaston... Devo aver bevuto troppo. Se Virginie mi vedesse così... |
Gaston |
Non ti vedrà, compadre. E noi non le diremo nulla, sta’ tranquillo. Siamo amici, no? |
|
|
4 - PP di Demian, con Gaston di quinta.
Demian |
Io non dovrei avere amici. E non dovrei stare con una ragazza. Loro dicono che è pericoloso. |
Gaston |
? |
|
|
5 - Demian lascia andare Gaston. Sta davanti a lui, un po’ barcollante.
Demian |
Non volevano che avessi una vita mia, una casa, una donna che... Per questo me ne sono andato. |
Gaston |
Chi sono “loro”? Di chi stai parlando? |
|
|
6 - Demian volta le spalle a Gaston, che lo segue. Fine FB.
Demian |
Non importa. Ho bevuto troppo, te l’ho detto. Non ci fare caso. |
Tav. 86
1 - Di nuovo nella terrazza della locanda. Pierre guarda Gaston, interessato. Gaston si sta accendendo un sigaro.
Pierre |
Questo è interessante, Gaston. A chi pensi che si riferisse? |
Gaston |
Quien sabe? Non tornò mai più sull’argomento, almeno con me. |
|
|
2 - Pierre si volta verso Viviane. Lei sta ancora fumando.
Pierre |
E con te, Viviane? |
Viviane |
Io... Io non lo so. Demian parlava poco del suo passato. |
|
|
3 - PP di Viviane, che esala una boccata di fumo dalla sigaretta.
Viviane |
Ma si mise ancora nei guai, con gente pericolosa. Sembrava che li andasse a cercare, i guai. Come se non potesse farne a meno. |
|
|
4 - Panoramica. Vediamo la terrazza illuminata, un po’ dall’alto. Tristan si avvicina a Viviane, mentre Pierre e Gaston la ascoltano.
Viviane |
Così, qualcuno cominciò a parlare di lui. Inventarono delle storie. Ai marsigliesi piace chiacchierare. |
|
|
5\6 - FB. Esterno giorno. Vediamo Demian che corre in moto verso di noi, lungo una strada costiera. Indossa un soprabito e porta degli occhiali da sole. La moto è una grossa Ducati SS carenata. Alle sue spalle c’è un fuoristrada nero. Un uomo è affacciato al finestrino, e spara verso Demian con una mitraglietta.
Dida
|
“Storie di scontri a fuoco, inseguimenti, spedizioni punitive, incursioni notturne...”
|
Tav. 87
1 - Prosegue FB. Esterno notte. Siamo in un vicolo della città vecchia. Ora Demian - che indossa un giaccone scuro - si trova in mezzo a un gruppo di quattro o cinque energumeni armati di bastoni, catene e sbarre di ferro. Ne colpisce uno con un calcio alla mascella.
Dida |
“Il suo nome, in certi ambienti, saltava fuori dopo ogni azione violenta compiuta in questa maledetta città.” |
2 - Esterno giorno. Ora ci troviamo nel giardino di una lussuosa villa padronale, sulle colline di Marsiglia. Demian viene verso di noi, con le due Beretta fumanti in mano. Alle sue spalle, in un prato vicino a una fontana decorata da statue di marmo, intravediamo i corpi di una mezza dozzina di gangster, vestiti in modo elegante. Morti. Vicino ai corpi ci sono armi leggere di vario tipo, pistole, fucili, mitragliette.
Dida |
“Gli uomini del milieu* trasformarono quel ragazzo in una specie di leggenda. Alcuni lo consideravano un vero e proprio incubo.” |
Dida |
* Ambiente malavitoso di Marsiglia. |
3 - Pausa FB. PP di Viviane.
Viviane |
Ma Demian, in fondo, desiderava solo vivere in pace con la sua Virginie. |
|
|
4 - Riprende FB. Esterno sera. Demian e Virginie camminano mano nella mano in una via centrale della città. Passano davanti a una giostra illuminata, circondata da bambini vocianti.
Dida |
“Era felice insieme a lei. Per questo cominciò ad andare in città sempre più spesso.” |
|
|
5 - Esterno giorno. Ora Demian e Virginie sono in una zona panoramica, a nord della città. Si baciano, stagliati contro il panorama di Marsiglia. Sullo sfondo vediamo il mare, e qualche barca a vela che naviga in lontananza.
Dida |
“Non riusciva a starle lontano.” |
|
|
6 - Esterno notte. Ora ci troviamo su una piccola spiaggia circondata dalle rocce. Demian e Virginie fanno l’amore sdraiati sulla sabbia, parzialmente nascosti dalle ombre. Sopra di loro splende una magnifica luna piena. Fine FB.
Dida |
“Né di giorno né di notte.” |
|
|
Tav. 88
1 - Di nuovo nella terrazza della locanda. Viviane abbassa gli occhi, con la sigaretta fra le labbra, mentre Pierre e Gaston la guardano. Tristan, sullo sfondo, sembra invece assorto nei suoi pensieri.
Viviane |
E poi... Accadde ciò che accadde. |
|
|
2 - FB fino a nuovo ordine. Rivediamo Demian e Virginie passeggiare sulla spiaggia in cui la ragazza è stata uccisa. Spiaggia che abbiamo visto nelle primissime tavole della storia. Demian e Virginie sono vestiti esattamente nello stesso modo. La passeggiata avviene pochi istanti prima dell’agguato di Christophe. Sullo sfondo c’è anche la coppia di ragazzi seduti vicino alla radio.
3 - Christophe, per tre quarti voltato, esce fuori da una roccia e spara alla schiena di Demian, che barcolla. Virginie si volta e vede Christophe, sbarrando gli occhi.
4 - Virginie si getta davanti a Demian mentre Christophe apre nuovamente il fuoco, e viene colpita.
5 - Demian ricade all’indietro insieme a Virginie e contemporaneamente spara a Christophe con la Beretta, centrandolo al petto e alle spalle.
6 - Dall’alto. Ora Demian è chino sul corpo di Virginie, immobile e sanguinante come alla 5\6 di Tav. 9. Fine FB.
Tav. 89
1 - Di nuovo sulla terrazza della locanda, sempre di notte. Viviane ha ancora la testa china. Getta via la sigaretta. Pierre la guarda con una espressione comprensiva. Gaston continua a fumare il sigaro, avvicinandosi.
Pierre |
Ma chi fu a organizzare l’agguato? Christophe era un professionista. Qualcuno lo avrà pagato per fare ciò che ha fatto. |
Viviane |
C’è stata una indagine della polizia, che però non ha portato a niente. |
|
|
2 - Sempre i tre, a mezzobusto.
Gaston |
Christophe non era legato ad alcuna “famiglia”. Era un indipendente. Per questo l’avevano ingaggiato. Per evitare che qualcuno potesse ricollegarlo ai suoi mandanti. |
3 - Pierre si volta verso Gaston.
Pierre |
Tu però qualche sospetto ce l’hai, vero? |
Gaston |
Come dicono dalle mie parti, a pensare male ci si azzecca quasi sempre, amigo! |
|
|
4 - PP di Gaston.
Gaston |
Ti ricordi dei fratelli Kounen? Quelli che Demian aveva pestato per salvare la puta, Saija? |
|
|
5 - Ancora Pierre e Gaston, che ora è di quinta. Viviane, in secondo piano, ascolta in silenzio.
Pierre |
Pensi che volessero ancora vendicarsi di lui? Dopo tutto quel tempo? |
Gaston |
La vendetta è un piatto che si consuma freddo. Non è solo un proverbio, è una regola del milieu. |
|
|
6 - Gaston si volta verso il mare, esalando una boccata di fumo dal sigaro.
Demian |
I Kounen avevano fatto carriera, in tutti quegli anni. Si erano alleati con Heròde Martial, uno dei caïd più potenti di Marsiglia. |
|
|
Tav. 90
1 - PP di Gaston, con il sigaro in bocca.
Gaston |
Probabilmente è stato lui a metterli in contatto con Christophe. Dico “probabilmente” perché non posso esserne sicuro. |
|
|
2 - Gaston china leggermente la testa, rabbioso. Pierre continua a guardarlo.
Gaston |
E non posso neppure vendicare il mio compadre. Grazie a Martial, quei bastardi sono ben protetti. Neppure io sono in grado di toccarli. |
|
|
3 - Gaston volta le spalle a Pierre, con una espressione sinistra. Viviane, un po’ più in là, ascolta in silenzio. Tristan invece si sta avvicinando.
Gaston |
Almeno per il momento. |
|
|
4 - Tristan si ferma accanto a Pierre, guardando Gaston e Viviane.
Tristan |
Beh, è tardi. Ora basta con i ricordi. Pierre sarà stanco. |
Pierre |
No, è tutto molto interessante, davvero. |
|
|
5 - Viviane rivolge a Pierre un sorriso triste.
Viviane |
Comunque devo ringraziarvi. Mi ha fatto bene, parlare di questa cosa. |
|
|
6 - Sempre i due, a mezzobusto. Viviane ha un attimo di confusione.
Viviane |
Sono sicura che anche Demian sarà... Sarebbe felice di conoscerti, Pierre. Se fosse ancora fra di noi, naturalmente. |
Tav. 91
1 - Tristan guarda severamente Viviane, che sembra un po’ imbarazzata.
Tristan |
Dobbiamo proprio andare, Viviane. Non abbiamo ancora trovato un buon albergo per lui. |
Viviane |
Oh, no. Questo... Questo non lo posso permettere, assolutamente. |
|
|
2 - Viviane indica a Pierre la locanda.
Viviane |
Edmond e io abbiamo un paio di camere libere. Stanotte puoi fermarti qui, se ti va. |
Pierre |
Io... Non so come ringraziarti, Viviane. |
|
|
3 - Pierre sorride a Viviane.
Pierre |
Credo che accetterò. |
|
|
4 - Gaston posa una mano sulla spalla di Pierre, con un sorriso. Ha ancora il sigaro in bocca.
Gaston |
Muy bien, allora. Spero che ci rivedremo nei prossimi giorni, Pierre. |
Pierre |
Lo spero anch’io, Gaston. Grazie di tutto. |
|
|
5 - Pierre stringe la mano a Tristan.
Pierre |
E grazie anche a te, Tristan. |
Tristan |
Cerca di riposarti un po’, è stata una giornata lunga. |
|
|
6 - Campo medio. Tristan e Gaston si avviano verso la Citroen, parcheggiata vicino alla locanda. Pierre e Viviane li salutano. Pierre ha in mano la sua borsa da viaggio e la valigetta del computer.
Tristan |
Buonanotte, Viviane. |
Viviane |
Buonanotte. |
|
|
Tav. 92
1 - Viviane si volta verso Pierre, mentre la Citroen si allontana sullo sfondo, con i fari accesi.
Viviane |
Vieni, ti faccio vedere la tua stanza. |
Pierre |
Sì, grazie. |
|
|
2 - Pierre segue Viviane su una scala che porta alla terrazza della locanda, pensieroso.
Pierre (pensa) |
Viviane sembra imbarazzata. Poco fa ha parlato di Demian al presente, come se fosse ancora vivo. |
|
|
3\4 - Campo medio. Ora i due sono sulla terrazza, diretti verso l’ingresso della locanda. Pierre si guarda intorno, suo malgrado.
Pierre (pensa |
Come se si trovasse ancora qui! |
|
|
5\6 - Panoramica. Vediamo la locanda con il faro sullo sfondo, in mezzo alle scogliere bianche. In cielo splende sempre la luna.
Dida |
“Da qualche parte…” |
Tav. 93
1 - Un po’ dall’alto. Interno di una piccola camera da letto, arredata in modo spartano. La stessa in cui dormiva Demian a Tav. 48. Da una finestra aperta entra la luce della luna. Pierre è sdraiato sul letto a pancia in su, con le mani dietro la nuca. Indossa solo un paio di boxer. Fissa il soffitto, con gli occhi aperti.
2 - PP di Pierre, pensieroso.
Pierre (pensa) |
Mmm… Sono stanchissimo eppure non ho per niente sonno. |
|
|
3 - Pierre si gira su un fianco, osservando la stanza.
Pierre (pensa) |
Questa stanza... Sarà quella in cui ha dormito anche lui? |
|
|
4 - Pierre si alza a sedere sul letto.
Pierre (pensa) |
Demian... Meglio andare a fare due passi. Devo cercare di togliermi quel nome dalla testa. |
|
|
5, 6 e 7 nella 3° striscia.
5 - Esterno, sempre notte. Pierre esce dalla locanda, camminando verso la scogliera. Ora indossa di nuovo i pantaloni e la camicia. Cammina con le mani in tasca, guardandosi intorno.
6 - Ora Pierre è di profilo. In secondo piano vediamo Blanche, il cane dei Colbert, che si avvicina ringhiando.
Blanche |
GRRRR! |
7 – PP di Pierre.
Pierre |
!? |
Tav. 94
1 - Pierre si piega sulle ginocchia e allunga una mano, mentre Blanche gli si avvicina.
Pierre |
Blanche! Sei tu, vero? Ti lasciano libera, la notte... Su, stai buona... Sono un amico... |
Blanche |
Grrrm! |
2 - Blanche si volta, girando il muso di lato come se avesse sentito qualcosa. Pierre la guarda, un po’ sorpreso.
Pierre |
? |
|
|
3 - Pierre si alza in piedi, sullo sfondo, mentre Blanche trotterella verso di noi.
Pierre (pensa) |
E ora dove va? |
|
|
4 - Pierre, per tre quarti di spalle, segue Blanche, che si dirige verso il faro diroccato vicino alla locanda.
Pierre (pensa) |
Punta dritto verso il vecchio faro. |
|
|
5 - PP di Pierre. Guarda verso di noi, pensieroso.
Pierre (pensa) |
Il vecchio faro… |
|
|
6 - Pierre si dirige verso il faro, seguendo Blanche. Lo vediamo un po’ dall’alto.
Tav. 95
1 - Pierre cammina con attenzione fra le rocce che circondano il faro, aiutandosi con le mani.
Pierre (pensa) |
Meglio fare attenzione. Qui c’è da rompersi una gamba. |
|
|
2 - Blanche continua a dirigersi verso di noi, saltando da una roccia all’altra. Pierre, in secondo piano, la segue come può.
3 - Blanche si infila nella porticina di ingresso del faro, che è bassa e socchiusa.
4 - Anche Pierre è arrivato alla porticina, ma esita a entrare.
Pierre (pensa) |
Blanche si è infilata lì dentro. E io? Che cosa faccio? |
|
|
5 - Pierre spalanca la porticina, guardando verso di no. Lo vediamo dall’interno del faro. L’ambiente è immerso nell’oscurità.
Pierre |
Oh, beh... A questo punto... |
|
|
6 - La mano di Demian, in PP, di quinta, punta una Beretta alla testa di Pierre, che sta entrando nel faro ed è per tre quarti di spalle. Pierre non si è ancora accorto di Demian (che è FC, mano esclusa) né della pistola.
Pierre (pensa) |
Tanto vale andare fino in fondo. |
|
|